Appalti, si dimette Presidente Provincia Caserta

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Giorgio Magliocca, fino a poco tempo fa presidente della Provincia di Caserta nonché sindaco di Pignataro Maggiore, ha presentato le sue dimissioni dopo essere stato coinvolto in un’indagine per corruzione condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Le dimissioni sono arrivate in seguito alle perquisizioni effettuate dai carabinieri sia nel suo ufficio che nella sua abitazione. Queste verifiche hanno messo in luce una situazione complessa che vede accusati, oltre a Magliocca, altre nove persone. Tra questi figurano membri di rilievo del settore pubblico, come il dirigente del settore viabilità Gerardo Palmieri e diversi funzionari e imprenditori, tutti indagati in relazione all’inchiesta. L’indagine si concentra su un presunto sistema di corruzione.

La Procura sostiene che Magliocca abbia facilitato l’assegnazione diretta di appalti pubblici a due imprenditori del settore edile, Cosimo Rosato e Gianpaolo Benedetti, senza seguire le regolari procedure di gara.

In cambio di questo favore, gli imprenditori avrebbero sponsorizzato con decine di migliaia di euro la squadra dilettantistica di calcio, l’Asd Vitulazio, in cui giocava il figlio di Magliocca. Un elemento interessante di questa vicenda è legato alla presunta certezza di Magliocca di godere di un’immunità legale grazie al suo ruolo nel Comitato Europeo delle Regioni, un’assemblea dell’Unione Europea che riunisce rappresentanti locali e regionali. Secondo quanto emerso dalle intercettazioni, Magliocca credeva che questa posizione gli conferisse un’immunità simile, se non superiore, a quella di un parlamentare europeo.

Infatti, durante una conversazione telefonica avvenuta circa un anno fa, nella consapevolezza di essere già sotto indagine, aveva discusso del tema dell’immunità con il suo interlocutore. Questo gli avrebbe fornito, secondo sua interpretazione, un livello di protezione legale rafforzata, superiore persino a quella di un membro del parlamento nazionale. In realtà, tale interpretazione potrebbe non essere corretta, e l’inchiesta in corso si concentrerà anche su questo aspetto per valutare la validità delle sue affermazioni.

L’indagine aperta dalla Procura, sotto la guida del Procuratore Pierpaolo Bruni, ha messo a fuoco una questione cruciale riguardante l’immunità del sospettato Magliocca. In seguito all’ascolto delle dichiarazioni pertinenti, è stata sollevata la necessità di verificare se Magliocca potesse effettivamente godere di una protezione legale che avrebbe bloccato le intercettazioni sul suo conto.

Pertanto, l’ufficio inquirente ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari di pronunciarsi sulla legittimità di proseguire con queste intercettazioni. Il 30 novembre 2023, il giudice ha emesso un provvedimento esplicativo che stabilisce come Magliocca non possa beneficiare di alcuna immunità. Di conseguenza, la Procura ha ottenuto il via libera per continuare le intercettazioni.

C’era un dettaglio rilevante che complicava ulteriormente la situazione: Magliocca era al corrente dell’indagine prima ancora che avvenissero le perquisizioni, avvenute il giorno precedente. Questa informazione gli era stata comunicata dall’imprenditore Mattia Parente lo scorso ottobre. Parente è anche lui coinvolto nell’indagine, ed è imparentato con Giuseppe, un finanziere che lavora presso l’ufficio intercettazioni della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Questa catena di informazioni suggerisce che Magliocca fosse consapevole dell’inchiesta sul suo conto, che riguardava la sua posizione come presidente della Provincia.

Il medesimo caso ha visto l’incriminazione di Mattia Parente e di Magliocca per la rivelazione di segreti d’ufficio, un’accusa seria che rispecchia la gravità della situazione. Secondo le ipotesi accusatorie, tra il 2018 e il 2020, Magliocca avrebbe concesso a Parente vari affidamenti, in cambio di informazioni riservate. Questi includono, ad esempio, la fornitura di fiori durante la celebrazione di Ognissanti e la gestione della pulizia di uffici comunali e del cimitero. L’indagine ha beneficiato anche del rilevante supporto di Antonio Scialdone, il sindaco di Vitulazio.

Magliocca si era recato proprio nel suo ufficio, appena saputo delle investigazioni in corso tramite i Parente. Scialdone, sentendo il peso della situazione, ha prontamente avvertito i carabinieri e ha informato che avrebbe incontrato nuovamente Magliocca quella sera stessa nella propria abitazione. Quello che ne è seguito è stato un dialogo tra Magliocca e Scialdone, opportunamente intercettato dalle forze dell’ordine. Durante la conversazione, Magliocca ha ammesso di aver appreso dell’indagine da una “fonte qualificatissima”. Questa affermazione, per la Procura, costituisce una prova tangibile della fuga di notizie, confermando che Magliocca avesse ricevuto informazioni riservate prima del tempo ufficialmente previsto.

In un contesto di presunta corruzione e favoritismi, il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, è al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa riguarda comportamenti illeciti volti a favorire la carriera del figlio come calciatore dilettante. Gli inquirenti sostengono che Magliocca abbia richiesto a diversi imprenditori edili di fornire sponsorizzazioni e contributi economici a beneficio delle squadre di calcio in cui il figlio militava. In cambio di queste sponsorizzazioni, Magliocca avrebbe assicurato agli imprenditori gli appalti per la manutenzione di infrastrutture pubbliche, come strade e scuole.

Le attività investigative hanno portato i carabinieri del Comando Provinciale di Caserta a effettuare perquisizioni sia negli uffici della Provincia situati nella zona di Saint Gobain a Caserta, sia presso l’abitazione di Magliocca a Pignataro Maggiore, il comune di cui è sindaco dal 2016. Le indagini sono coordinate dai sostituti procuratori Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano, sotto la supervisione del Procuratore Pierpaolo Bruni. Il caso si concentra su due stagioni sportive consecutive. Durante la stagione 2022-2023, il figlio di Magliocca giocava nella squadra juniores del Gladiator 1924, un team di Santa Maria Capua Vetere. Nella stagione successiva, 2023-2024, il giovane calciatore si era trasferito nel campionato di Promozione al Vitulazio. Da alcune intercettazioni è emerso che Magliocca avrebbe ammesso di aver finanziato la squadra juniores del Gladiator attraverso una serie di sponsorizzazioni, durante una conversazione con Luigi De Lucia, presidente dell’Asd Vitulazio. De Lucia è attualmente indagato insieme al figlio Alfonso, che ricopre il ruolo di cassiere della squadra. Questi sviluppi sollevano seri interrogativi riguardo all’integrità e al corretto utilizzo delle risorse pubbliche e mettono in discussione l’etica di chi ricopre incarichi pubblici, portando alla luce dinamiche potenzialmente distorte tra istituzioni e ambienti sportivi.

Nella stagione calcistica 2022-2023, i carabinieri hanno iniziato un’indagine riguardante una sponsorizzazione di 30.000 euro offerta alla squadra del Gladiator. Questa somma era stata fornita da imprenditori che, al momento, restano non identificati. Tuttavia, per la stagione successiva, c’è stato un cambiamento significativo nelle dinamiche di sponsorizzazione e gestione della squadra. Magliocca, una figura chiave all’interno di questa vicenda, è stata determinante nell’introdurre due nuovi imprenditori, Rosato e Benedetti, entrambi attualmente sotto inchiesta.

Rosato ha contribuito con una somma di 40.000 euro in favore della squadra del Vitulazio, garantendo anche il passaggio di Alfonso Valente, un allenatore precedentemente legato al Gladiator, nella nuova squadra. Questo trasferimento non è avvenuto casualmente, in quanto Valente, il cui legame familiare con Rosato è quello di essere cugini, è stato assunto anche in un’azienda di Rosato. Il coinvolgimento di Valente non si è limitato all’ambito sportivo. Si dice infatti che abbia agito anche come intermediario, suggerendo a Magliocca di rivolgersi a suo cugino Rosato per il sostegno finanziario necessario alla squadra. In cambio di tali favori, Rosato ha ottenuto incarichi significativi di lavori pubblici. Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, ha curato diversi progetti finanziati dalla provincia, incluso la manutenzione di una strada per un valore di 113.000 euro e la ristrutturazione del tetto di un edificio scolastico per 87.000 euro.

Ha inoltre ricevuto un appalto del Comune di Pignataro per il miglioramento delle strade comunali per un importo di 130.000 euro. Parallelamente, Benedetti, un costruttore di Quarto in provincia di Napoli, ha effettuato una sponsorizzazione di 12.000 euro a favore del Vitulazio.

In cambio, ha ottenuto un contratto per realizzare dei lavori antincendio presso l’istituto superiore Bachelet di Santa Maria a Vico, per un valore di circa 72.000 euro. In questo complesso intreccio di relazioni e favori, Alfonso Valente emerge come figura centrale. Non solo ha svolto il ruolo di allenatore, ma anche quello di intermediario, facilitando i contatti tra gli imprenditori e Magliocca, e contribuendo a intessere una rete di scambi economici e professionali che ha portato notevoli benefici alle parti coinvolte.

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