Triplo appuntamento al Museo Madre domenica 30.

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museo_MADRETriplo appuntamento al museo d’arte contemporanea MADRE di Napoli: domenica 30 novembre.

La mattina (dalle 10:30 alle 13:30) spazio alle famiglie con Famiglia MADRE#2 e alla musica elettronica realizzati dagli studenti dei conservatori campani nelle sale espositive con le performance di ElectroMADRE e nel pomeriggio (ore 17:00) sarà possibile visitare la mostra Lucio Amelio. Dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982). Documenti, opere, una storia…. con la guida del direttore del museo MADRE, e curatore della mostra, Andrea Viliani.

Famiglia MADRE#2 (dalle ore 10:30 alle ore 13:30), il ciclo di incontri domenicali dedicato ai bambini e ai loro genitori per scoprire, insieme agli operatori didattici, la collezione permanente del museo, per l’occasione, si trasforma in Giallo_ElectroMADRE, laboratorio didattico concepito  per sperimentare insieme il colore come pratica attiva e partecipata. Adulti e bambini saranno accompagnati alla scoperta del progetto ElectroMADRE teso a “sonorizzare” le opere d’arte a cura del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Dopo, genitori e figli, con l’aiuto degli operatori didattici, realizzeranno una performance a colori ispirandosi alla varietà dei saperi appresi e alla pluralità delle pratiche artistiche contemporanee.

Attività gratuita – Ingresso al museo gratuito

Prenotazione obbligatoria, max 50 posti

Per informazioni (lunedì-venerdì, 09:00-18:00; sabato, 09:00-14:00):

Tel. + 39 081 19313016

Email info@madrenapoli.it.

 

Sempre nella mattina di domenica 30 novembre 2014 (dalle ore 10:30 alle ore 13:30): ElectroMADRE a cura dal Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, con un doppio progetto Minimale non fa male…del Maestro Luigi Turaccio e Flussi e Mutazioni. Estratti di matassa sonora, insiemi multilineari di natura diversa percorsi da processi in perenne disequilibrio del Maestro Giosué Grassia

Il primo progetto, Minimale non fa male… ,curato del Maestro Luigi Turaccio, è una sfida nella composizione giocata sul campo dell’economia dei materiali, che sono realizzati mettendo in gioco un unico evento sonoro, manipolato e reinventato attraverso l’elaborazione digitale. Dodici le composizioni acusmatiche: Movimetto, Sunny, Dialettico, Genesi di  Korin Rizzo, Ombrato, Provit, All’ultimo momento, Secondo minore di Luca Martone, Introspettivo, Codice rotto, Boom conclettrico, Adagio di Pietro Piscosquito.  La performance si svolgerà in Caffetteria (primo piano).

Il secondo progetto Flussi e Mutazioni, estratti di matassa sonora, insiemi multilineari di natura diversa percorsi da processi in perenne disequilibrio, curato dal Maestro Giosuè Grassia del Dipartimento di Nuove Tecnologie, permette di realizzazione “sculture sonore”, “gesti sonori” fondati sul concetto di “ec-ce-dèn-za” e decodificati come “residuo sonoro”.  Queste le performance che si svolgeranno tutte al primo piano del museo MADRE:

 

–          “Cord@anime” (Sala Sol LeWitt) a cura di Joe De Marco: anime di corda rilegate ad un corpo solo (cord = cordone) attraverso il quale si manifesta l’energia;

–           Fluttuazioni sul “Focus” (Sala Sol LeWitt) a cura di Michelangelo Pepe: installazione interattiva in cui le immagini, riprese da una videocamera, vengono rielaborate diventando esse stesse materiale per il controllo sonoro;

–          Tappeto sonoro (Sala Clemente) a cura di Korin Rizzo, Alessio Gaudiello, Pietro Piscosquito: installazione interattiva con il pubblico obbligato a calpestare degli oggetti (egg boxes), il suono/rumore creato viene rielaborato elettronicamente in tempo reale:

–          Piastre Risonanti (Sala Paladino) a cura di Bocchini Antonio, Luca Martone, Daniele Rossi: installazione interattiva in cui il pubblico può cimentarsi con alcuni oggetti posti su delle lamine di acciaio e provare a “sentire” cosa accade, il suono poi viene ri-elaborato elettronicamente in tempo reale;

–          Il Riecheggiare di antichi oggetti…..(Sala Serra) a cura di Salvatore Falco, Fabio Moscatiello, Vincenzo Napolitano: performance su oggetti usati per lavori quotidiani, ascolto di suoni prevalentemente “naturali”, rielaborati elettronicamente;

–          A spasso per le sale: Il violoncello ambulante (sale varie): nei momenti di cambio delle performance il violoncellista Alberto Senatore eseguirà piccole parti di una composizione di Salvatore Falco “Comic for cello”;

–          Proiezione del video Comic for cello di Salvatore Falco, produzione audio/video by Fabio Moscatiello

 

Ingresso al museo gratuito

Per informazioni (lunedì-venerdì, 09:00-18:00; sabato, 09:00-14:00):

Tel. + 39 081 19313016

Email info@madrenapoli.it

E sempre domenica 30 novembre (ore 17:00) sarà possibile visitare la mostra Lucio Amelio. Dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982). Documenti, opere, una storia…. con la guida del direttore del museo MADRE, e curatore della mostra, Andrea Viliani. La grande mostra, dedicata a Lucio Amelio ed organizzata in collaborazione con l’Archivio Amelio, ripercorre la storia di uno degli indiscutibili protagonisti della storia dell’arte contemporanea, che ha contribuito a rendere Napoli uno dei centri più importanti della produzione e della riflessione artistica degli ultimi decenni a livello nazionale e internazionale. Ma quella che emerge nel percorso espositivo è anche la storia dei tanti artisti, collaboratori e compagni di strada che hanno condiviso la propria ricerca con Amelio. Ed è, in qualche modo, la storia che conduce, oggi, all’esistenza di un museo di arte contemporanea come il MADRE. La mostra è stata organizzata con l’ausilio di Paola Santamaria, Curatorial Advisor, e di un Comitato Scientifico composto da Anna Amelio, Giuliana Amelio, Achille Bonito Oliva, Michele Bonuomo, Nino Longobardi, Giuseppe Morra, Paola Santamaria, Eduardo Santamaria e Angela Tecce). La mostra si concentra sugli anni dal 1965 al 1982 (quelli fondativi di un metodo e di una visione dell’arte culminati con la costituzione della Fondazione Amelio e la genesi di Terrae Motus) e presenta opere fondamentali di oltre cinquanta artisti, risultato di una meticolosa ricerca d’archivio sulle mostre organizzate da Amelio, insieme ad un imponente corredo documentario, costituito da una selezione di più di cinquecento documenti storici, molti esposti per la prima volta, provenienti dall’Archivio Amelio e da altri archivi pubblici e privati: lettere autografe, progetti di mostre e schizzi di allestimento, fotografie, inviti, manifesti, libri, cataloghi, brochure, edizioni numerate, progetti architettonici ed ingegneristici.

 

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