Durante un’operazione coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, un evento inusuale ha catturato l’attenzione di molti: un individuo, vedendo arrivare i carabinieri, ha aperto la finestra e ha lanciato fuori un pacco contenente 160mila euro.
Questo episodio è avvenuto in concomitanza con una serie di perquisizioni legate a un’indagine che coinvolge sette persone. Tra gli indagati figurano il consigliere regionale della Campania Giovanni Zannini, alcuni imprenditori di rilievo, e Antonio Postiglione, un dirigente della Regione Campania.
Il pacco contenente denaro, gettato dalla finestra nel tentativo di evitare che fosse scoperto, è stato prontamente recuperato dai carabinieri, che erano già sul luogo per eseguire le perquisizioni. Questo denaro ha sollevato ulteriori domande sulla natura delle transazioni finanziarie tra i soggetti coinvolti nel caso. Le perquisizioni erano mirate principalmente a una persona che, a quel momento, non era ufficialmente indagata. Tuttavia, è emerso che Alfredo Campoli, uno degli imprenditori sotto indagine, visitava spesso questa persona per ritirare ingenti somme di denaro, talvolta anche pari a circa 100mila euro.
Tali operazioni finanziarie erano già nel mirino delle forze dell’ordine, grazie ad accertamenti meticolosi condotti dai carabinieri.
Durante le perquisizioni, sia nelle abitazioni degli indagati che negli uffici collegati al consigliere Zannini, le autorità hanno sequestrato vari dispositivi elettronici e telefoni cellulari. Tuttavia, non sono stati trovati documenti cartacei dove si presumeva che Zannini avesse annotato nomi e informazioni rilevanti. Questo ha aggiunto un ulteriore strato di complessità alle indagini, lasciando aperti vari interrogativi sulle modalità con cui venivano gestiti e documentati i presunti illeciti.