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“L’operazione del gruppo Auchan, che ha portato alla chiusura del punto vendita di via Argine, mostra non pochi lati oscuri. A cominciare dalla tempistica. Se è vero, come hanno confermato questa mattina due manager della multinazionale in Commissione regionale Attività produttive, che dalla sua apertura, nel 2010, il punto vendita in questione ha sempre fatto registrare bilanci in rosso e che negli ultimi due anni si è proceduto alla mobilità, non comprendiamo a questo punto la ragione di quello che ha tutti i connotati di un vero e proprio blitz. Immaginiamo, dunque, che la decisione di dismettere il sito sia maturata nel tempo.
Eppure dalla comunicazione dell’interruzione delle attività, notificata ai lavoratori con una lettera di tre righe in data 3 aprile, alla sua effettiva chiusura, prevista per il giorno 30 aprile, intercorrono appena 27 giorni. Un tempo oltremodo risicato perché ci si attivi in maniera efficace, con il coinvolgimento di attori istituzionali e parti sociali, al fine di individuare la soluzione migliore per garantire la tutela dei livelli occupazionali. Parliamo di 153 posti di lavoro, solo per una settantina dei quali sarebbe previsto il riassorbimento con la società che ha preso in fitto il ramo d’azienda”.
“Ci sorprende – ha sottolineato Saiello – l’assenza dei sindacati all’audizione di questa mattina. Un’assenza resa ancor più paradossale dalla giustificazione della mancata certezza di trovare il management dell’azienda allo stesso tavolo. Di fronte al dramma paventato della perdita di oltre 150 posti di lavoro, i rappresentanti dei lavoratori avrebbero dovuto essere presenti a prescindere. Confidiamo nei buoni propositi dell’azienda di un rilancio degli altri siti della Campania e di un’azione che punti a riassorbire, con società satellite e dell’indotto, tutti gli attuali dipendenti del punto vendita di via Argine. Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle sarà in prima fila accanto ai lavoratori e a supporto di ogni iniziativa istituzionale perché si garantisca il futuro occupazionale e si faccia un’operazione verità sull’operazione di dismissione del sito di via Argine”.