La pioggia non ha fermato il pubblico, sempre numeroso alle inaugurazioni del MADRE-museo d’arte contemporanea Donnaregina, accorso ieri in via Settembrini per visitare la mostra Retrospettiva a luce solida dedicata a Fabio Mauri (Roma, 1926-2009), magistrale e pionieristico esponente delle neo-avanguardie della seconda metà del XX secolo e uno dei i più importanti artisti contemporanei a livello internazionale, la cui pratica artistica è incentrata sull’esposizione dei meccanismi dell’ideologia, l’esplorazione dei linguaggi della propaganda, l’analisi dell’immaginario collettivo e delle strutture delle narrazioni mediatiche.
Il Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Pierpaolo Forte e i due curatori della mostra, Laura Cherubini, Vicepresidente della Fondazione Donnaregina, e Andrea Viliani, Direttore del MADRE, hanno accolto i tanti artisti, galleristi, collezionisti, curatori, direttori di musei ed esponenti del mondo istituzionale, universitario e dell’editoria, insieme ai componenti della famiglia dell’artista, da Achille, Diana, Santiago e Stefano Mauri a Diego von Buch e Maria Pace Ottieri, ai collaboratori dello Studio Mauri e alla galleria Hauser & Wirth, con sedi a New York, Los Angeles, Londra e Zurigo, rappresentata da Olivier Renaud Clement, Timo Kappeller e Karin Seinsoth.
Presenti gli assessori regionali Serena Angioli (Fondi Europei) e Amedeo Lepore (Attività Produttive), insieme a Maria Grazia Falciatore, Vicecapo di Gabinetto della Regione Campania, con Antonio Oddati e Pina De Luca, e importanti ospiti istituzionali da tutta Italia, fra cui la presidente del MAXXI Giovanna Melandri con il direttore artistico Hou Hanrou e il direttore del MAXXI Arte Bartolomeo Pietromarchi, la direttrice della Galleria Borghese Anna Coliva con il marito Luigi Ficacci sovrintendente a Lucca, la direttrice del Castello di Rivoli Carolyn Christov-Bakargiev, il Direttore della GAMeC di Bergamo Giacinto Di Pietrantonio, la curatrice di Palazzo Grassi/Punta della Dogana-Collezione Pinault di Venezia Caroline Bourgeois, il sovrintendente degli Scavi di Pompei Massimo Osanna, Elio De Rosa per il museo Diocesano di Napoli, la direttrice della Fondazione Real Sito di Carditello Angela Tecce con il marito Lucio Turchetta, il direttore generale di Electa Mondadori Rosanna Cappelli, il filosofo Eugenio Mazzarella, la professoressa Caterina Miraglia.
Tra i tantissimi artisti il neo-vincitore del Premio Cairo Paolo Bini, Maria Thereza Alves e Jimmie Durham, Paul Etienne Lincoln, Alfredo Pirri, Marisa Albanese, Antonio Biasiucci, Bianco-Valente, Rosy Rox, Roxy in the Box, Giulia Piscitelli, Paul Thorel, Lello Lopez, Lino Fiorito, Gabriele di Matteo, Franz Cerami, Christian Leperino, Mathelda Balatresi, Gerardo Di Fiore, Aldo Elefante, Quintino Scolavino e Carmine Rezzuti, Annamaria Pugliese, Serena Scapagnini, Enza Monetti, Arash Radpour, la videomaker Matilde De Feo, il regista israeliano Amos Gitai, impegnato in questi giorni al Teatro di San Carlo, con Antonella di Nocera e Igina di Napoli e, fra i curatori, Adachiara Zevi, Miriam Mirolla, Eugenio Viola, Maria Savarese, Adriana Rispoli.
Tra i galleristi presenti i napoletani Dino Morra, Lucia e Laura Trisorio, Umberto e Maria Di Marino, Alfonso Artiaco, Giangi Fonti, Tiziana Di Caro, la salernitana Paola Verrengia, il casertano Nicola Pedana, le romane Daniela Ferraria di Arco d’Alibert e Erica Fiorentini, la veneziana Michela Rizzo, la torinese Liliana De Matteis di Studio Martano. Tanti anche i collezionisti, intervenuti per ammirare le oltre cento tra opere, azioni e documenti, Gianfranco D’Amato, Olimpia e Massimo Moschini, Luca Rivelli, Renato Magaldi, Maria Pia Incutti, Peppe Morra e Teresa Carnevale, Maurizio Morra Greco, Alberto Del Genio, Francesco Nasta, Silvio Sansone, Gabriella Buontempo, Anna Amelio, Rosalba Improta e Davide de Blasio, Franco Rendano, gli emiliani Enea Righi e Lorenzo Paini, i romani Giovanni e Valeria Giuliani, Bianca Attolico, Lavinia Borea e Alberto Albertini, Mario Colonna e Ida Bali, Aldo Ponis, i milanesi Laura Mattioli, Paola Clerico, Roberto Lombardi e Paola Milucci, e i membri della famiglia Leonetti, fra cui Piera, Maria Grazia e Gianpaolo.
Molto apprezzate anche le azioni performative, re-enactment delle azioni storiche, nella sala Re_PUBBLICA MADRE (piano terra): Ideologia e Natura (1973), Europa bombardata (1978) con la stessa performer dela versione originale, Danka Schröder, L’Espressionista (1982) Senza Titolo (1992), e le proiezioni su donna Senza Ideologia – de Gastyne, “Giovanna D’Arco”(1975) e su uomo Senza Ideologia – Kazan, “Viva Zapata!”(1975) al terzo piano del museo, così come l’evento speciale dell’inaugurazione: la proiezione nel Secondo Cortile del museo dell’opera Senza (1976) eseguita per la prima volta nel cortile della Galleria Toselli di Milano del film “Uccellacci Uccellini” di Pier Paolo Pasolini.
Per tutto il weekend visite didattiche gratuite alla mostra (info e prenotazioni obbligatorie al numero 081 19313016) e, in particolare, quelle con i curatori: Laura Cherubini (sabato 26 novembre, ore 16:00) e Andrea Viliani (domenica 27 novembre, ore 11:00).