Confermata la perdita della patria potestà per i genitori di sei bambini, tra gli otto e i dodici anni, che venivano utilizzati per confezionare e spacciare droga e che nel gennaio dello scorso anno, su disposizione del Tribunale dei minori, furono affidati a case famiglia.
Lo ha deciso il gip del Tribunale di Napoli Colucci, che ha accolto le richieste del pm della Dda D’Alessio a conclusione del processo con rito abbreviato nei confronti di presunti esponenti del clan Elia.
Trentacinque le condanne, a pene varianti dai 20 ai 5 anni di reclusione, nei confronti di imputati – tra cui 12 donne – accusati di controllare importanti piazze di spaccio. Le pene più alte (20 anni) a Antonio e Ciro Elia, Adriana Blanchi, Giulia Elia, Anna De Muro, e Bruno Pugliese.
Nel corso delle indagini dei carabinieri le riprese effettuate con microcamere mostrarono bambini intenti a confezionare dosi e, in alcuni casi, a spacciare dosi di cocaina, hashish, e marijuana. Il blitz scattò il 17 gennaio con 47 arresti. (ANSA)