B&B abusivi, dopo i servizi di Striscia la Guardia di Finanza ne scopre 32 a Napoli e dintorni

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B&B illegali venivano proposti in affitto, accompagnati pure da recensioni sui principali siti web di prenotazione, tra cui Booking, Airbnb e Trivago. Un business messo in piedi a Napoli (Quartieri Spagnoli, Avvocata e Fuorigrotta), Capri, Ischia, Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Massa Lubrense. La Guardia di Finanza ha scoperto 32 B&B illeciti, alcuni dei quali allestiti anche all’interno di ville di lusso. Le Fiamme Gialle hanno presentato 27 denunce e hanno applicato diverse sanzioni amministrative che arrivano fino a 10 mila euro. Ora si sta calcolando il valore delle imposte evase.

 

Striscia la notizia e i B&B abusivi a Napoli

Striscia la notizia si è occupata più volte di chi, sfruttando il boom di turisti a Napoli, prova ad arricchirsi in questo modo. Come in questo servizio del 18 marzo 2024, quando Luca Abete ha scoperto al piano terra di un palazzo di edilizia popolare un appartamento che era stato messo in affitto. Per saperne di più l’inviato ha finto di essere interessato a un pernottamento. E i primi segnali che qualcosa non quadrava sono scattati alla richiesta di una ricevuta fiscale. Ma cosa ci faceva un B&B negli alloggi del Comune?

Per evitare le ispezioni molti alloggi illegali sono ospitati all’interno di condomini

Nei primi sette mesi del 2024 attività come affittacamere, case per vacanze, B&B e residence nel capoluogo campano hanno registrato un +24,60% sull’anno precedente. La Guardia di Finanza in questi giorni ha scoperto che molti di questi alloggi abusivi (dai quattro ai sei posti letto) erano ospitati all’interno di condomini; una collocazione utile a non dare nell’occhio e quindi a evitare ispezioni non gradite. I prezzi erano analoghi a quelli del mercato legale: agli ospiti veniva chiesto quasi sempre di pagare in contanti. Le strutture individuate a Massa Lubrense si trovavano in quattro ville di lusso, tre delle quali risultavano prime abitazioni. E il prezzo andava dai 2 ai 3 mila euro alla settimana. Venivano offerti anche diversi servizi, come ristorazione, pulizia quotidiana e parcheggio. Attività ovviamente non dichiarate al fisco.

Anche il 3 aprile 2024 Luca Abete si è occupato di questo tema. All’inviato era stato infatti segnalato un altro alloggio sospetto nel centro di Napoli, sempre dentro uno stabile di edilizia popolare. Ma quando l’inviato è andato a fare un sopralluogo, nessuno ha voluto fornire spiegazioni al riguardo.

 

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