Lo scorso 30 novembre, presso l’Accademia dei Lincei, si riuniva dopo molti anni la Commissione Rodotà, autrice di quel testo conosciuto come DDL Rodotà che ha ispirato pagine importanti di giurisprudenza senza essere ancora norma, e non essendo mai stato discusso in Parlamento.
Venerdì prossimo il Paese è chiamato, su invito del Comitato Rodotà, a celebrare un momento importante di democrazia partecipata, con una firma, quella a sostegno della Lip sui beni comuni (su testo originale della Commissione), che diventa cruciale per portare, finalmente, in Parlamento quella proposta di legge, a distanza di oltre dieci anni.
Napoli celebrerà questo Firma Day del 26 luglio con un evento al Maschio Angioino
“Il Filo Rosso dei Beni Comuni: Diritti Fondamentali e Difesa della Costituzione”,
con inizio alle 17:00, all’Antisala dei Baroni.
Ci saranno, tra gli altri, Alberto Lucarelli, già componente della Commissione Rodotà e vicepresidente del Comitato (Ordinario Di Diritto Costituzionale alla Federico II di Napoli); Franco Roberti, magistrato ed parlamentare europeo PD; Elena Coccia, giurista e consigliere comunale di Napoli, con i colleghi del gruppo “Napoli in Comune” (che ha aderito convintamente alla campagna), Mario Coppeto, Rosaria Galiero e Sandro Fucito, Presidente del Consiglio comunale, che porterà i saluti istituzionali.
Sarà presente anche il Consigliere comunale di demA Francesco Vernetti.
Sono previsti inoltre gli interventi di Slow Food (Mimmo Pontillo), Arci (Alessio Curatoli), Cgil (Peppe Metitiero), Cisl (Biagio Montefusco), Mani Tese Campania (Renato Briganti).
L’organizzazione è del Comitato Rodotà Napoli, rappresentato, tra gli altri, da Anna Starita, Alessandro Gargiulo, Nicholas Ferrante, Francesco Miragliuolo.
Portare questo testo in Parlamento non rappresenta solo una giusta causa e un dovere morale nei confronti del maestro Stefano Rodotà, ma un’opportunità per l’intero Paese di ripartire da una prospettiva unitaria, non ideologica, che può cambiare radicalmente, ed in meglio, la stessa idea di politica a servizio della cittadinanza per l’attuazione della Costituzione.
Una firma importante per i Beni Comuni, quindi, quel filo rosso per ricostruire un senso di responsabilità verso le generazioni future che non si riesce più a riscontrare nella scena politica degli ultimi decenni.
Una firma che rappresenta un piccolo gesto, ma che porta con sé la prospettiva di un grande cambiamento!