Un viaggio nelle borgate ufficiali romane guidato dal desiderio di esplorare una Roma autentica, non appariscente. Trentasei immagini esposte e il relativo volume fotografico propongono una veduta contemporanea delle aree cittadine dove in epoca fascista vennero istituite 12 borgate storiche: Acilia, Gordiani, Pietralata, Primavalle, Prenestino, Quarticciolo, San Basilio, Tiburtino III, Tor Marancia, Trullo, Tufello, Val Melaina.
Distretti un tempo distanti e periferici che oggi, invece, costituiscono parte integrante del tessuto urbano consolidato della Capitale.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Il napoletano Pasquale “Pas” Liguori ha eseguito alle prime luci del giorno un reportage fotografico nella Capitale dove vive da oltre vent’anni.
“Nel muovere i primi passi di questo viaggio”, afferma Liguori, “mi sono ispirato a un espediente linguistico condotto sul sostantivo Borgate. Immaginandolo composto col suffisso anglosassone -gate, l’ho allontanato dall’accezione comunemente scandalistica (come in Watergate, Sexygate etc.), per avvicinarlo al significato tradotto in porta, varco, meglio ancora in uscita fotografica nella parte più viva della città”.
Un’indagine della periferia ispirata dunque dalla ricerca di significative opportunità con un approccio attento a evitare luoghi comuni con cui questi contesti urbani vengono spesso affrontati.
Il criterio di ripresa ha seguito condizioni temporali e ambientali omogenee. Le 12 borgate raccontano un silenzio apparente, quello coincidente col collettivo ristoro nelle prime ore del mattino del giorno festivo, dopo la routine dei giorni precedenti.
In quei momenti, gli edifici raccolgono la massima presenza di vite mentre piazze e strade sono praticamente deserte.
Una scelta che vede condensati gli elementi utili alle finalità di progetto. Da un lato, l’esplorazione di volumi, spazi e strutture con fattori confondenti ridotti; dall’altro, la registrazione simultanea dell’umanità non visibile ma assoluta protagonista dei luoghi.
L’indagine, pur restando fedele all’asciuttezza, ai valori, alla storia e alle trasformazioni delle borgate, rifugge da impostazioni di ripresa voyeuristica e retorica sullo stato di problematiche che non sono comunque taciute. L’approccio di Liguori privilegia la percezione del luogo, del rapporto tra territoriouomo, misurandone linee, angoli e contrasti nei loro limiti e nelle loro possibilità di sviluppo sociale.
Le fotografie di BORGATE inducono alla riflessione e all’iniziativa consapevole in aree complesse dove tradurre in pratica i vantaggi possibili dell’integrazione di istanze e culture differenti, contrastando impersonali derive urbanistiche e incitando a una vita degna e migliore.
Pasquale “Pas” Liguori, napoletano, vive e lavora a Roma. Il suo impegno fotografico è principalmente dedicato all’indagine sulle periferie da un punto di vista tanto urbanistico quanto antropologico e sociale.
Il lavoro recente condotto nei contesti abitativi di Roma, Napoli e Berlino si focalizza sullo studio dei luoghi e degli assetti territoriali, dove la presenza umana viene raccontata attraverso le sue tracce eloquenti, in un approccio originale a metà tra reportage e ricerca sullo spazio urbano.
È autore di saggi riguardanti la riqualificazione delle periferie e la fotografia urbana e sociale.
INAUGURAZIONE MOSTRA E PRESENTAZIONE DEL VOLUME “BORGATE” DI PASQUALE
LIGUORI
18 Luglio 2018 ore 17.30
Intervengono
Gaetano DANIELE, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli
Carlo CELLAMARE, docente di Urbanistica Università “La Sapienza” Roma
Maurizio GAROFALO, art director e photo editor
Giovanni LAINO, docente di Urbanistica Università “Federico II” Napoli
Pasquale LIGUORI, fotografo
Modera
Petronilla CARILLO, giornalista de “Il Mattino”
Date e orari mostra
18 Luglio – 30 Luglio 2018
Dal Lunedì al Sabato h. 9,00 – 19,00
Ingresso Libero
Complesso Monumentale di San Severo al Pendino
Via Duomo, 286