Sono stati soltanto otto i feriti da botti registrati quest’anno tra Napoli e provincia, tre nel capoluogo e cinque nell’hinterland. Lo scorso anno erano stati 48.
Nessuno è in pericolo di vita, sono tutti maggiorenni. Tra loro c’è una donna colpita alla testa da un proiettile vagante, esploso durante gli spari dei botti dopo la mezzanotte. Si trovava a casa dell’anziana madre a Mugnano (Napoli) quando, affacciatasi al balcone, è stata raggiunta dal colpo che l’ha ferita all’occipite. Si è trattato di una tragedia sfiorata: la donna è ricoverata al Cardarelli, non in pericolo di vita, con il proiettile ritenuto. Sarà operata nei prossimi giorni per estrarlo. (ANSA).
E’ stata ferita alla testa, durante i festeggiamenti di San Silvestro, da un corpo metallico che le si è conficcato tra fronte e naso: in un primo momento si era pensato a un proiettile vagante, ma i successivi accertamenti fanno pensare piuttosto a una scheggia, frutto dell’ esplosione di un botto.
La donna di 52 anni, ferita a Mugnano (Napoli), è stata prima medicata all’ospedale di Giugliano e poi trasferita al Cardarelli.
Dalla radiografia emerge che la scheggia conficcatasi nel naso è lunga 17 millimetri, dimensione eccessiva per un colpo d’arma da fuoco: comunque avrebbe potuto provocare conseguenze molto gravi se fosse penetrata in un altro punto della testa.
La donna, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale stazione, è stata raggiunta dalla scheggia mentre si trovava in strada per depositare la spazzatura. Il corpo metallico verrà successivamente estratto con un intervento chirurgico. (ANSA).
E’ stata udita in quasi tutta la città la spaventosa deflagrazione prodotta in nottata da tre fratelli di 17, 21 e 25 anni di Caserta, residenti nel complesso popolare di Parco Primavera, nella frazione dell’area nord di Tuoro, rimasti feriti gravemente – il maggiore dei tre è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Caserta – in seguito all’esplosione di una mega-bomba che ha anche distrutto tre auto, danneggiandone altre quattro, e infranto i vetri del portone d’ingresso e di vari appartamenti.
Secondo i carabinieri della Compagnia di Caserta intervenuti sul posto, i tre avrebbero formato il mega-ordigno ammassando diverse bombe carta dal potenziale medio-alto; la deflagrazione ha creato un’onda d’urto dell’ampiezza di oltre trenta metri, che ha travolto i tre fratelli provocando lesioni interne e ustioni, e distruggendo e infrangendo auto, alcune delle quali spostate di qualche metro, e vetri.
Ad avere la peggio il 25enne, che era più vicino all’esplosione rispetto ai fratelli.
I carabinieri hanno trovato anche della plastica dove è avvenuta la deflagrazione, ipotizzando che i tre possano aver modificato le bombe carta già di per sé illegali. Sul posto hanno effettuato un sopralluogo anche i vigili del fuoco e i vigili urbani, per accertare i danni alla struttura di uno degli stabili provocati dall’esplosione. (ANSA).
Degli otto ferimenti nella notte dei botti nell’area partenopea, cinque (non tre, come si era appreso in precedenza) si sono verificati nel capoluogo e tre in provincia. Al Cardarelli è stato ricoverato un extracomunitario privo di documenti di identificazione che rischia di perdere una mano.
Nell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli è giunto invece un sedicenne rimasto ferito in modo grave a Solofra (Avellino) mentre stava facendo esplodere botti sul balcone di casa: rischia gravi conseguenze alla mano destra e all’occhio destro.
Nello stesso ospedale, specializzato in chirurgia degli arti superiori, è ricoverato anche un 57enne napoletano che ha riportato lo spappolamento di una mano. (ANSA).