La Corte di Appello di Napoli ha condannato a 14 anni di carcere, per associazione camorristica, Nicola Inquieto, imprenditore edile operante in Romania, dove ha creato un impero immobiliare riciclando – come riconosciuto dai giudici – i soldi del boss dei Casalesi Michele Zagaria. In primo grado il Tribunale di Napoli Nord aveva inflitto ad Inquieto 16 anni.
La sentenza di appello ha dunque confermato la ricostruzione accusatoria della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che nell’aprile 2018 fece arrestare Inquieto insieme al fratello Giuseppe, poi assolto, ritenendolo un imprenditore del clan agli ordini di Zagaria, per il quale avrebbe ripulito centinaia di milioni di euro creando in Romania, in particolare nella città di Pitesti, un impero immobiliare tra imprese di costruzione, centri benessere, varie centinaia di appartamenti già ultimati o in costruzione.
Un altro fratello di Inquieto, Vincenzo, è il proprietario della casa in via Mascagni, a Casapesenna, dove venne arrestato il boss Zagaria nel dicembre 2011; a dicembre Vincenzo Inquieto è stato assolto dall’accusa di associazione camorristica.
(ANSA).