“Spero che questa decisione possa portare beneficio anche a questo territorio martoriato”.
Così don Maurizio Patriciello, il prete anti clan di Caivano (Napoli), ha commentato la decisione di assegnargli una scorta dopo le minacce subite nelle scorse settimane da parte di ignoti che hanno fatto esplodere un ordigno davanti alla sua chiesa, lo scorso 12 marzo.
“Ringrazio chi ha preso questa decisione – ha aggiunto don Maurizio – che però mi rattrista: significa che ormai era diventata necessaria”.
“Caro padre Maurizio, lo Stato ha deciso di proteggerti assegnandoti la scorta”. Così in una nota il senatore Sandro Ruotolo, del gruppo Misto, che ha partecipato nei giorni scorsi a varie iniziative di solidarietà con don Maurizio Patriciello.
“Penso di poterti dire a nome di tutto il Comitato di liberazione dalla camorra che stiamo con te. Insieme, dobbiamo liberare le nostre terre dalla camorra”, aggiunge Ruotolo. Due giorni fa la Commissione antimafia, presieduta da Nicola Morra, si è riunita in trasferta proprio nella parrocchia di don Patriciello.
“Ci stringiamo a padre Patriciello, e vogliamo esprimergli tutta la nostra solidarietà. È sempre un segnale triste quando lo Stato è costretto a proteggere con la scorta un suo cittadino, ma è anche un dovere imprescindibile, perché è solo con un’alleanza solida tra istituzioni e società civile che si può riaffermare il valore della legalità”. Lo dice la senatrice Valeria Valente (PD). (ANSA).