Camorra, sequestrati beni per oltre 6,5 milioni ad imprenditori vicini ai casalesi.

Un frame tratto da un video della DIA di Napoli che ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione distrettuale, che riguarda due ville e un'attività commerciale ubicate in Casapesenna (Caserta), e riconducibili a familiari del noto capoclan casalese Michele Zagaria, dal valore complessivo di circa tre milioni di euro, 12 marzo 2019. ANSA/US DIA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
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Con le loro aziende, e per conto del clan guidato da Michele Zagaria, si sono accaparrati gli appalti dell’ospedale di Caserta, condizionandone la gestione.

Per cinque imprenditori collusi, condannati in appello a pene dai sette agli otto anni di reclusione, è così scattata la confisca di beni e disponibilità finanziarie per oltre 6,5 milioni di euro, eseguita oggi dagli investigatori della Direzione Investigativa antimafia di Napoli su ordine della sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

I decreti sono stati notificati agli imprenditori casertani, attivi nel settore edile e tecnologico, Raffaele Donciglio di 53 anni, Vincenzo Cangiano di 38 anni, Orlando Cesarini di 74 anni Domenico Ferraiuolo di 69 anni e Luigi Iannone di 43 anni.

La confisca ha riguardato beni mobili e immobili, quote societarie e conti correnti. L’indagine travolse l’ospedale di Caserta, che fu anche sciolto per infiltrazioni camorristiche, primo e unico caso in Italia. (ANSA)

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