Camorra, ucciso giovane incensurato, era figlio del boss.

Gennaro Esposito, 34enne napoletano, ritenuto elemento di spicco del clan Mazzarella attivo a Napoli, è stato arrestato la scorsa notte a Barcellona. L'uomo, irreperibile dal luglio del 2020 e destinatario di due provvedimenti emessi dall'Autorità giudiziaria partenopea, deve rispondere delle accuse di estorsione aggravata dalle finalità mafiose e associazione a delinquere di stampo mafioso, Napoli, 25 Agosto 2021. ANSA/US/carabinieri
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E’ il figlio illegittimo di Giuseppe De Luca Bossa, a sua volta fratello di Antonio De Luca Bossa, elemento di vertice dell’omonimo clan di camorra del quartiere Ponticelli di Napoli, Carmine D’Onofrio, il 23enne incensurato, morto dopo essere stato ferito gravemente con colpi di pistola la scorsa notte a Napoli.

L’ergastolano Antonio De Luca Bossa, detto “Tonino ‘o sicco” è ritenuto dagli inquirenti uno dei criminali più pericolosi della camorra partenopea.

Il clan da poco più di un anno, secondo gli inquirenti, ha guadagnato posizioni nello scacchiere malavitoso di Napoli est.

D’Onofrio è stato colpito in strada, intorno alle 2, mentre era insieme con la compagna. Il decesso è sopraggiunto nel pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania, a causa delle gravi ferite riportate.

Sette i bossoli calibro 45 repertati sul luogo della tragedia dai Carabinieri. Sull’accaduto indagano la i militari della compagnia di Poggioreale e del Nucleo investigativo di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia.(ANSA)

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