Uno studio artistico a cielo aperto in un luogo pubblico, ma accessibile solo da alcuni punti della città. Cantiere 1 / Terrazzo è il nuovo progetto di Roberto Coda Zabetta per il complesso della SS. Trinità delle Monache, poi ex Ospedale Militare di Napoli, promosso dal Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e Turismo, in collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica e ai Beni Comuni e con l’Unità di progetto interdirezionale “Coordinamento progetti URBACT e Reti per lo Sviluppo di Politiche Urbane Integrate” nell’ambito della rete europea 2nd Chance del programma URBACT III, di cui il Comune di Napoli è capofila. Cantiere 1 / Terrazzo ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Prima tappa di un lavoro che toccherà altre città in Italia e nel mondo, alla cui base vi è un rapporto di reciproca implicazione tra pittura, architettura e territorio, il progetto – a cura di Maria Savarese – inteso come un percorso itinerante, si svolgerà dal 28 agosto al 14 ottobre 2017 in uno dei luoghi più suggestivi del centro storico di Napoli il Complesso della SS. Trinità delle Monache, attualmente
oggetto di un processo di progettazione partecipata che coinvolge cittadini e amministrazione comunale con l’impegno di realizzare un piano di azione per il recupero, la rifunzionalizzazione e la gestione del complesso.
Roberto Coda Zabetta lavorerà alla realizzazione di un grande intervento pittorico sul terrazzo di copertura dell’ex ospedale militare, esperienza inedita che viene realizzata per la prima volta.
I giorni in cui l’azione e lo svolgimento dell’opera, a campiture di colore concentriche, saranno seguiti e documentati dal fotografo e filmaker Henrik Blomqvist, con contributi video, oltre che della curatrice, di Ilaria Bonacossa (già direttrice del Museo di Villa Croce, Genova, e attuale direttrice di ARTISSIMA, Torino) e Andrea Viliani (direttore del museo Madre di Napoli).
L’opera sarà visibile, per il periodo di esposizione, da tutta la zona collinare di Napoli retrostante il complesso architettonico, interagendo quindi con la città stessa di cui diviene elemento tissutale. Un
intervento di arte pubblica per la città, che vede coinvolto un intero edificio del suo patrimonio architettonico.
L’intera struttura e la cifra astrattiva con cui l’artista ha scelto di esprimersi, fornendo un luogo d’incontro tra sensi e intelletto, mira a produrre un rimando senza soluzioni di continuità tra percezione e
pensiero consentendo così l’accesso a una dimensione altra da quella governata dalla semplice prospettiva con cui solitamente s’identifica il nostro rapporto con la realtà esterna.
Il video del progetto sarà poi presentato in anteprima nazionale a Napoli e a seguire nelle principali sedi museali e istituzionali internazionali.