Visita ufficiale del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli a Caserta. Ieri mattina lo stesso ha visitato la Scuola Internazionale di alta Formazione per la prevenzione ed il contrasto del crimine organizzato. Proprio in riferimento a questo, il Prefetto Gabrielli ha sottolineato la fondamentale importanza dello scambio di informazioni al fine di ottimizzare la prevenzione del terrorismo superando le barriere individuali dei singoli Stati, facendo dell’esperienza e del vissuto un fattore comune. “In mezzo a questa valle oscura sembra, finalmente, di poter intravedere la luce” – dichiara Claudio Trematerra, leader provinciale del sindacato di polizia Coisp, il quale così continua: “La Questura di Caserta, tra le prime d’Italia nel fronteggiare una criminalità sempre crescente ed all’avanguardia, si ritrova, oggi, a reagire con scarse risorse in uomini, mezzi e tecnologie. In realtà come questa di Terra di Lavoro, molti poliziotti si ritrovano a lavorare senza un protocollo operativo, spesse volte arrangiandosi alla meglio pur di garantire la sicurezza al cittadino, ed abbiamo tanti esempi di colleghi che ci hanno quasi rimesso la vita e , che a tutt’oggi, pagano le conseguenze fisiche ed anche emotive di quell’operare senza mezzi adeguati e personale sufficiente per svolgere la propria attività, il tutto per ottemperare ai propri doveri di garanzia di legalità e sicurezza. Che ben venga quindi, un Capo della Polizia vicino ai poliziotti ed a garanzia del cittadino”.
Così si esprime in merito anche Giuseppe Raimondi, leader regionale del sindacato di polizia Coisp, il quale commenta: “Mi compiaccio col Prefetto Gabrielli per la sua visita qui a Caserta che focalizza, fra l’altro, l’attenzione su questa realtà già piagata, da tempo ormai risalente, da efferati eventi di criminalità organizzata e che vede proprio nella Scuola di Caserta una articolazione periferica della Scuola di perfezionamento delle forze di Polizia di Roma finalizzata alla formazione di ufficiali e funzionari appartenenti a varie Nazioni che condividano fra loro informazioni nella lotta al terrorismo. Era ora che anche questa realtà Casertana fosse oggetto dell’attenzione che merita, realtà nella quale gli operatori di polizia vanno avanti solo per la loro dedizione al lavoro e senso del dovere, svolgendo le proprie mansioni in assenza quasi totale di mezzi, con strutture fatiscenti e senza alcuna tutela della loro incolumità fisica ed anche morale. Abbiamo bisogno di maggiori risorse, la Questura ha un organico ormai fermo un trentennio fa, così come i mezzi di cui disponiamo, mentre la criminalità si foraggia con i proventi degli illeciti ed usa strumenti e strutture all’avanguardia. Spero che il Prefetto sappia cogliere il nostro grido di aiuto e sappia (e voglia) tenderci una mano, anche in termini di tutela, abbiamo bisogno di pene certe e leggi speciali qui in Campania . Ci auguriamo vivamente – commentano i due leader campani – che alle parole seguano i fatti e che il nostro Capo della Polizia sia davvero vicino a tutti noi operatori di Polizia, come ha sostenuto ieri con le sue parole. Gli auguriamo quindi un buon lavoro ed un grande in bocca al lupo, ne avrà sicuramente bisogno!”.