Ai festeggiamenti per il nuovo anno con lo spumante campano. Cosi è intervenuto questa mattina, il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, Rosario Lopa, a margine dell’iniziativa BRINDA ITALIANO-BEVI CAMPANO-STAPPA PARTENOPEO. Facciamo in modo che per i festeggiamenti per l’inizio dell’anno nuovo i cittadini napoletani e tutti i campani, stappino bottiglie di spumante prodotto dai vitigni campani. Durante queste festività, oltre 40 milioni di italiani hanno brindato, o brinderanno, con bollicine Made in Italy. Bisogna, ha sottolineato Lopa, difendere e valorizzare l’agricoltura campana e in primo luogo i vitigni di qualità. In queste festività la vendita di spumante campano è aumentata, ora bisogna sempre più far conoscere ai consumatori le nostre aziende e la qualità dei prodotti dei nostri territori.
Il settore della spumantistica in Provincia di Napoli può dunque offrire grande visibilità alla Campania.La sfida che ci attende, ha ribadito Lopa, si realizza su due livelli: valorizzare il territorio e entrare sempre più nella coscienza del consumatore di tutto il mondo. Oggi lo spumante campano può competere con lo champagne perché è un prodotto flessibile e intercetta fasce di mercato più ampie. La Campania in questi anni ha cominciato a sperimentare nuove produzioni a base di vitigni autoctoni con discreti risultati. Alcune produzioni in particolare sono veramente interessanti perché aprono nuove prospettive rispetto all’uso dei vitigni tradizionali come Pinot e Chardonnay.
Aglianico per i rossi, Asprino d’Aversa, Falanghina, Greco e Fiano per i bianchi, sono i vitigni più utilizzati dai produttori. A seguire un elenco di spumantizzazione con vini a base di vitigni autoctoni campani: Falanghina Brezza Flegrea brut, Falanghina Astro brut, Falanghina e Greco di Tufo, Falanghina extra dry, Asprinio d’Aversa brut e Asprinio d’Aversa Riserva; Coda di Volpe, Lacrima Christi spumante dolce Fiano, Cabrì, Fiano e Aglianico Selim, Asprinio d’Aversa, Fiano Spumante Demi-sec.