sabato 23 giugno 2018
ore 10.00 – Cellaio (stage di danza)
Baby-Folk
con Raffaella Vacca
Primo approccio alle danze popolari (dedicato ai più piccoli)
ore 11.00 (Cellaio) – incontri culturali
Presentazione libro
“Storia della canzone Napoletana” – I° volume – edizioni Neri Pozza Milano
Incontro con l’autore
Prof. Pasquale Scialò
ore 16.00 (Cellaio) – incontri culturali
Il canto e ballo sul tamburo tra fonti storiche, stili areali e processi di trasformazione
a cura del prof. Raffaele Di Mauro, etnomusicologo e prof. Ugo Vuoso antropologo
ore 17.00 (Cellaio) – stage di danza
Tammurriate campane
con Maria Grazia Altieri
ore 20.00 (Area Concerti) – musica live
Campania
‘O Lione e paranza
Mimmo Maglionico e Orchestra Tammorre e putipù
Marcello Colasurdo
Sabato 23 giugno 2018, ore 20.00 (Area Concerti) – Real Bosco di Capodimonte
‘O Lione e paranza – Campania
E’ un gruppo di ricerca e di recupero delle tradizioni musicali popolari e contadine del Centro e del Sud Italia con fattispecie quelle campane. La sua lente di ingrandimento è posta principalmente sul “Suono, Canto e Ballo n’ copp’ o tamburo” ovvero Tammurriata, espressione coreutico-musicale che ha come suo paradigma un antico e ciclico calendario contadino che si intreccia ad un percorso sacrale di feste e ritualità mariane: Madonna dell’Arco, Madonna delle Galline, Madonna dei Bagni e altre. Il gruppo, sempre presente a queste feste, propone spettacoli che narrano di devozione e di antiche feste contadine che si esprimono proprio attraverso la magica trilogia del suono, del canto e del ballo del tamburo.
Mimmo Maglionico e orchestra tammorre e putipù – Campania
L’orchestra delle tammorre e putipù diretta da Mimmo Maglionico, formata da giovani professionisti e da anziani maestri, scandisce i ritmi ancestrali e magnetici delle nostre radici. Un viaggio nella nostra storia tradizionale per ballare al ritmo incalzante della tammorra, per una festa totale dove il ruolo di artista e pubblico tende a confondersi e a sfumare.
L’orchestra è il vero motore pulsante dell’incalzante giuglianese, dell’avvocata, della montemaranese e delle tipiche forme della nostra regione per trasformarsi in una vera e propria “Drum Machine” grazie alle contaminazioni digitali della band di Mimmo Maglionico.
Una visione parallela tra le forme musicali arcaiche della Campania e, in generale, del Sud, e quelle che, prodotte negli stessi luoghi, accolgono tratti di evidente modernità.