Capodimonte, sistemati i barbacani.

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Scheda tecnica intervento “barbacani”

13 febbraio 2015

 

La rottura di una delle tubazioni di alimentazione idrica dell’impianto di climatizzazione del Museo di Capodimonte provoca lo smottamento di un settore di pendio e il conseguente slittamento della struttura portante della torre evaporativa a servizio della centrale termica. Constatata la gravità dell’evento l’Ufficio Tecnico del Polo Museale Napoletano e con l’intervento del Comando Provinciale del Vigili del Fuoco e il Servizio di Protezione Civile del Comune di Napoli, viene deciso di chiudere l’arteria di via Miano. Nelle successive 48 ore, con procedura d’urgenza vengono realizzare tutte le opere provvisionali atte a scongiurare l’eventuale evoluzione del dissesto a tutela della pubblica incolumità. Vengono interrotte ed eliminate le tubazioni che hanno causato il dissesto. Con cavi di acciaio viene ancorata la torre evaporativa alla struttura portante della retrostante centrale termica.Viene alleggerita e imbrigliata la vegetazione di alto fusto su tutto il settore del pendio interessato dal dissesto, evitando il rischio di abbattimento sulla strada.

 

16 febbraio 2015

 

Viene riaperta la strada con percorribilità su una sola carreggiata. Successivamente vengono realizzati dei contrafforti provvisionali (barbacani) che stabilizzano il muro di contenimento e viene liberata anche un’altra porzione di carreggiata stradale consentendo la percorribilità di via Miano sul doppio senso di marcia. Gli uffici del Polo Museale napoletano, intraprendono le procedure per avere i necessari finanziamenti finalizzati alla definitiva messa in sicurezza dell’area.
Il Direttore Sylvain Bellenger, appena insediato (novembre 2015), chiede un progetto per ottenere il finanziamento necessario per i lavori.

 

25 febbraio 2016

 

Viene inviato al Segretariato Generale del MiBACT un preliminare di intervento per la messa in sicurezza definitiva del pendio con l’eliminazione dei barbacani con la richiesta del finanziamento per un importo di € 450.000,00

 

12 aprile 2016

 

La Direzione Generale Bilancio del MiBACT decreta l’autorizzazione della spesa

 

 

28 aprile 2016

 

Viene affidato l’incarico per la progettazione esecutiva ed effettuate le preliminari indagini geologiche e geotecniche.

 

20 maggio 2016

 

Viene consegnato il progetto esecutivo che prevede la stabilizzazione del muro di cinta, mediante l’esecuzione di un sistema di tiranti (55 sul muro posizionati su due file, distanziati tra loro di un metro, e 51 posizionati sul pendio della scarpata con 65 micropali ancorati ai tiranti) dotati di piastre a totale scomparsa nello spessore del muro e ancorati al banco tufaceo sottostante il pendio ad una profondità media di 14 metri.

 

24 maggio 2016

 

Il progetto ottiene l’autorizzazione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la Provincia di Napoli.

 

20 luglio 2016

 

Il progetto viene depositato al competente Ufficio del Genio Civile di Napoli per ottenere la relativa Autorizzazione Sismica.

 

27 settembre2016

 

Perviene l’autorizzazione Sismica rilasciata  dal competente Ufficio del Genio Civile di Napoli.

 

10 novembre 2016

 

Viene indetta la gara per l’aggiudicazione dei lavori di consolidamento della scarpata e rimozione dei barbacani provvisori.

 

21 dicembre 2016

 

Vengono aggiudicati i lavori. Durante questa fase l’Amministrazione ha promosso una serie di incontri tecnici tra il Responsabile del Procedimenti e l’amministrazione del Comune di Napoli dove oltre alle informazioni sull’evoluzione delle procedure di affidamento dei lavori, sono stati forniti tutti i particolari dell’intervento e dell’organizzazione del cantiere per ridurre al minimo il disagio per la viabilità della via Miano. Nell’ultimo incontro avuto il 17 gennaio 2017 nella sede dell’Assessorato alla Infrastrutture di Palazzo S. Giacomo, in un clima di costruttiva collaborazione sono stati definiti e concordati tutti gli aspetti tecnici, organizzativi e temporali per arrivare all’eliminazione dei barbacani provvisionali. Effettuate le verifiche di legge è stata determinata l’aggiudicazione definitiva.

 

26 gennaio 2017

 

Sono partiti i lavori con un cronoprogramma che prevede la durata degli stessi di 120 giorni e chiusura per il 25 maggio 2017.

 

I lavori che hanno permesso di restituire la fruizione totale dell’arteria stradale di via Miano sono stati conclusi nei primi giorni del mese di maggio con poco meno di un mese di anticipo sulle previsioni.

 

Nell’ambito della programmazione MiBACT L. 190/2014 per il triennio 2016-2018, la Direzione del Museo di Capodimonte come intervento prioritario, del valore complessivo di € 6.000.000,00, ha proposto al superiore Ministero il finanziamento per la risistemazione dell’intero muro di cinta del parco e bosco di Capodimonte che prevede di ripristinare l’equilibrio e l’efficienza di tutta la fascia perimetrale (struttura muraria di confine, retrostante scarpata e sistema di regimentazione delle acque meteoriche).

Il progetto proposto comprende una serie di interventi su tutto il perimetro del parco e bosco di Capodimonte e interessa la cinta muraria in tufo a vista, la retrostante fascia a verde che in gran parte è composta da una scarpata a tratti molto ripida sulla quale si ritrovano alberi di leccio di media e grande dimensione e i vialetti perimetrali.

 

Nello specifico si prevede di intervenire per settori con le seguenti lavorazioni:

 

  1. Ripristino della muratura in tufo che in funzione dello stato di conservazione prevede:

 

  1. a) cantierizzazione per settori con idonea recinzione di protezione sul fronte stradale
  2. b) integrazione del paramento murario con la tecnica del scuci e cuci
  3. c) totale ricostruzione per i tratti non recuperabili
  4. d) predisposizione dei collegamenti di immissione nella pubblica fogna delle acque meteoriche provenienti dai vialetti interni al parco
  5. e) eventuali interventi di consolidamento strutturale

 

  1. Messa in sicurezza della fascia a verde retrostante il muro perimetrale che prevede:

 

  1. a) potatura di alleggerimento delle piante di grande dimensioni
  2. b) analisi dello stato vegetativo e di eventuale eliminazione delle piante non recuperabili (secche, marce, fortemente attaccate da funghi)
  3. c) piantumazione di riempimento con alberi e cespugli della stessa specie
  4. d) ricostruzione di viminate o palificate con intervento di ingegneria naturalistica per i tratti di scarpata a forte pendenza
  5. e) ripristino delle canalizzazione di collegamento tra l’impianto di raccolta delle acque piovane dei viali e la rete fognaria pubblica

 

  1. Ripristino dei vialetti perimetrali che prevede:

 

  1. a) ripristino della funzionalità dell’impianto di regimentazione delle acque meteoriche compreso i collegamenti di raccordo per l’immissione nella pubblica fogna
  2. b) ripristino della pavimentazione in cubetti di porfido
  3. c) rifacimento dei cordoli
  4. d) rifacimento della staccionata di protezione

 

  1. Restyling dell’intero muro di cinta che prevede:

 

  1. a) il posizionamento di lettere a formare il nome “Museo e Real Bosco di Capodimonte” lungo tutti i 6 chilometri di muro di cinta per aumentare la visibilità del sito culturale. Il muro di cinta diventerà il primo strumento di promozione del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
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