Con un comunicato stampa della Giunta comunale del 17 ottobre scorso, veniva annunciata l’inaugurazione della “Casa della socialità”, posta in via Verrotti, nel quartiere Arenella. Nel comunicato si leggeva quanto segue: ” “Casa della socialità”: Apre il nuovo Centro Giovanile comunale “Casa della socialità” nel cuore della V Municipalità. Continua l’attività del Comune di Napoli a sostegno delle Politiche Giovanili con l’apertura di un nuovo Centro Giovanile “Casa della Socialità” sito in Via Verrotti 5 (ad angolo con Via Menzinger). La consegna delle chiavi all’Assegnataria “La Casa di Matteo” avverrà giovedì 19 Ottobre 2023 alle ore 10,00 presso la struttura alla presenza dell’Assessore ai Giovani Chiara Marciani e della Presidente della Municipalità Clementina Cozzolino “. E difatti due giorni dopo avvenne la consegna delle chiavi.
A ritornare sulla vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che segue fin dalla nascita, ben otto anni fa, la lunga telenovela..
“Già in quell’occasione – esordisce Capodanno – espressi le mie perplessità che, dopo la consegna delle chiavi, avvenuta in pompa magna, effettivamente la struttura fosse, da quel momento in poi, aperta al pubblico. Ma decisi di attendere alcuni giorni per verificare se le mie perplessità erano fondate “.
“Cosicché – afferma Capodanno – solo ieri, a distanza di quasi un mese dall’evento succitato, mi sono recato in via Verrotti per osservare se la struttura era finalmente entrata in funzione ma così come avevo previsto ho trovato chiusi entrambi gli ingressi della palazzina dove è ubicata la “Casa della socialità”, mentre all’interno si notava un ampio salone del tutto vuoto e privo di suppellettili. Gli unici segni di vita erano un faro acceso posto sull’ingresso, posto si una rampa di scale e tre ragazze sedute su altrettante sedie dietro i cancelli dell’ingresso che si trova più avanti sulla stessa strada. A una di esse ho chiesto notizie al riguardo. Mi ha risposto che la struttura non era stata ancora aperta al pubblico e che non sapeva neppure quando ciò sarebbe avvenuto. Per il momento le ragazze stavano lì in attesa di conoscere l’evolversi degli eventi da parte dell’assegnataria “.
“Una storia che nasce da lontano – ricorda Capodanno -. La realizzazione della “Casa della socialità” nell’ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, fu infatti annunciata, con grande enfasi, poco prima delle penultime elezioni amministrative, svoltesi nel mese di giugno del 2016. Fu proprio durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative, nella quale era candidato anche l’allora presidente della municipalità, che comparve uno striscione che ricopriva buona parte della facciata del fabbricato su via Menzinger, un tempo adibito a sottostazione elettrica dell’ex ATAN. Su tale striscione si leggeva che erano stati stanziati gli importi necessari per l’esecuzione dei lavori, con la delibera di Giunta comunale n. 874 del 29 dicembre 2015, con un impegno di spesa di € 366.000,00. Dalla delibera citata sono trascorsi quasi otto anni e, al momento, il giorno, a partire dal quale le associazioni e i cittadini potranno concretamente fruire di questo spazio sociale, per le finalità per le quali è stato realizzato, impegnando danaro pubblico, non è stato ancora definito “.
“L’unica cosa certa, al momento – puntualizza Capodanno – è che quello che è stato rinominato Centro giovanile “Casa della Socialità” al momento è ancora chiuso al pubblico, dopo che, a seguito della rinuncia della municipalità collinare, è stato assegnato all’assessorato alle politiche giovanili e dopo la consegna delle chiavi, avvenuta circa un mese fa, al rappresentante dell’affidataria ” Casa di Matteo” “.
“Quando – sottolinea Capodanno -, finalmente, dopo che sarà definito un programma operativo e dopo aver attrezzato adeguatamente la struttura, l’edificio comunale verrà finalmente aperto al pubblico, lo si potrà verificare solo nelle prossime puntate della lunga telenovela. Apertura che, dopo l’ultimo sopralluogo, possiamo solo sperare che si realizzi a breve, anche se, visti i precedenti, non c’è molto da fidarsi “.