Lunedì 22 dicembre alle ore 18 la Marotta&Cafiero Recorder è lieta di augurare Buone Feste a tutti gli amici dell’etichetta discografica di Scampia annunciando l’uscita di Catch the biggest fish in the ocean, then what?, l’ultimo lavoro discografico del giovane musicista Nasov.
Sarà una presentazione ufficiale non solo all’insegna della buona musica. Infatti, ai brani tratti dal CD si alternerà una simpatica chiacchierata tra Nasov e Valerio Bruner, Responsabile Marotta&Cafiero Recorder.
Pseudonimo di Francesco Bordo, napoletano che ha iniziato il suo percorso artistico a Londra, Nasov ha raccolto le canzoni che ha portato in giro per anni, affiancandole a nuove composizioni e dando vita così ad un CD caratterizzato da sonorità particolari e i cui brani appartengono al genere musicale Alt Folk.
Il CD, infatti, raccoglie tracce in lingua inglese dai temi insoliti per la musica folk: l’interesse per gli animali, le secrezioni corporee, i disastri naturali. Persino lo scomodo tema della morte viene toccato ma immediatamente smontato con semplicità disarmante. Storie di vita vissuta (My friend got bitten by a donkey) arricchiscono il tutto, a ricordarci che molto spesso è la vita stessa ad essere demenziale, prima ancora che l’umorismo di cui possiamo servirci per affrontarla.
Alla realizzazione dell’album hanno partecipato altri amici musicisti, quali Ciro Tuzzi (EPO), Luca Di Maio (ex Insula Dulcamara), Stefano Pellone e Massimo Manzo (Sunneva), Sergio Salvi e Alana Sinkëy (Cosmosoul).
Registrato con Soundreef.
Tracce dell’album Catch the biggest fish in the ocean, then what?:
Someone else’s dog
The fluff
Sneezes are fun
I am afraid of foxes
The biggest fish
You, me, seagulls and the sea
Natural disasters
My friend got bitten by a donkey
Seal song
Dying is easy
Bio
I NASOV sono stati un gruppo post punk attivo sulla scena londinese dal 2009 al 2012. Adesso NASOV è lo pseudonimo di Francesco Bordo, che se la suona e se la canta da solo. Le canzoni parlano degli animali, delle cose del corpo, dell’amore per il prossimo; ma prevalentemente degli animali. Del post punk è rimasto l’approccio, l’ironia, il contatto col pubblico ma per il resto le canzoni hanno una forma molto più intima. Il nome non ha alcun senso. Come molte delle cose che fa.
Per maggiori info sull’artista si rimanda al sito: