Chalet Ciro, il Comune riduce gli spazi per i tavolini. Il titolare: ci costringono a lasciare a casa 20 dipendenti,faremo ricorso.

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Lo Chalet Ciro a Mergellina, luogo storico di sosta e di gusto per napoletani e turisti, dovrà ridurre drasticamente lo spazio destinato ai tavolini esterni.

Questa la decisione del Comune di Napoli, in base al regolamento sui dehors emanato nel 2014 che permette allo Chalet di tenere non più di 5 tavolini rispetto ai 50 presenti attualmente.

Il titolare Antonio De Martino non ci sta e preannuncia ricorso: «Non possiamo essere lapidati da assurdi provvedimenti burocratici – tuona il patròn dello chalet – Ciro a Mergellina è presente dal 1953 e oggi dà lavoro a 79 dipendenti. Ogni anno paghiamo oltre 1,8 milioni di euro tra stipendi, tasse e contributi. Versiamo puntualmente al Comune oltre 50mila euro di Cosap all’anno per i tavolini. Com’è possibile considerare chiosco una realtà imprenditoriale di questo tipo, che è un riferimento turistico della città. Cosa succederà adesso? A malincuore, domani, dovrò licenziare 30 dipendenti, tra baristi, banconisti, camerieri e pasticcieri. Qualcuno è qui da 20anni. Come si può distruggere da un giorno all’altro una realtà che crea occupazione sul territorio? Senza contare che anche il Comune perderà soldi, perché verseremo di meno sulla Cosap».

Questo è solo l’ultimo capitolo del contenzioso tra Chalet Ciro e Comune di Napoli, dopo che già due anni fa l’amministrazione guidata da Luigi de Magistris aveva negato la concessione al collocamento dei tavolini esterni, decisione poi ribaltata da una sentenza di merito del TAR di Napoli 4 mesi fa.

Oggi è l’ultimo giorno per adeguarsi alle disposizioni comunali.

 

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