Lina Wertmuller, la “signora con gli occhiali bianchi”, l’autrice di “Gian Burrasca” a “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, prima donna candidata all’Oscar per la regia, festeggia 90 anni.
Nata a Roma il 18 agosto 1928, lavora da aiuto-regista di Feedrico Fellini ne “La dolce vita” e si fa le ossa in palcoscenico. Il 1963 è l’anno d’oro: debutta come regista al cinema e le viene affidata la riduzione tv del Giornalino di Gian Burrasca, ruolo che affida a Rita Pavone. Con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato trionfa in “Mimì metallurgico ferito nell’onore” (1972) e due anni dopo in “Travolti…”.
Con l’amico Giannini dividerà l’avventura all’Oscar (ben 4 candidature tra cui quella per la regia e quella per il miglior attore) di “Pasqualino Settebellezze” (1975). Con lo scenografo Enrico Job dividerà invece la vita in un sodalizio coniugale e professionale durato fino alla morte di Job nel 2008.
Pluripremiata, ha ricevuto il David di Donatello alla carriera nel 2010.