L’incubo è finito, ma la situazione resta molto grave. Grazie all’intervento dei Carabinieri, un commerciante di Napoli ha visto finire in manette il suo aguzzino, un 33enne già noto alle forze dell’ordine, in carcere con l’accusa di usura aggravata dal metodo mafioso. Sulla vicenda intervengono l’associazione Codici ed il Forum delle Associazioni Antiusura, impegnati con azioni legali per tutelare le vittime di usura.
“Da un prestito iniziale di 600 euro – afferma Giuseppe Ambrosio, Presidente del Forum delle Associazioni Antiusura e legale di Codici Campania –, il commerciante si è ritrovato a dover pagare oltre 22mila euro. Nel corso del tempo l’uomo ha ridato all’usuraio 17mila euro, terrorizzato dalla parentela che ostentava con un personaggio di spicco di un clan operante a Scampia e Secondigliano. I Carabinieri l’hanno bloccato quando stava intascando 500 euro. Il timore è che possano esserci altre vittime e per questo ci siamo attivati per fornire assistenza legale”.
“La crisi – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – sta spingendo sempre più persone a rivolgersi agli strozzini per poter far fronte a spese fino a poco tempo fa di routine. Pensiamo alle bollette, per molti diventate insostenibili. Sono situazioni diffuse, estremamente delicate, perché la disperazione può portare a scelte sbagliate. Anche quando tutto sembra perduto, bisogna restare nella legalità. Chiedere un prestito ad uno strozzino non è la soluzione, ma l’inizio di un incubo. Gli strumenti di aiuto ci sono e su quelli bisogna puntare”.
L’associazione Codici ed il Forum delle Associazioni Antiusura sono attivi da anni nella lotta all’usura e nel sostegno delle vittime. È possibile fare una segnalazione e richiedere assistenza al numero 06.55.71.996 oppure all’indirizzo e-mail segreteria.sportello@codici.org.