Con l’entrata in vigore del decreto legge 172/2021 che a partire dal 6 dicembre ha introdotto il cd. Super green pass, obbligando difatti la quasi totalità dei cittadini italiani e stranieri a munirsi della certificazione verde per svolgere le quotidiane attività, La Polizia di Stato così come tutte le altre forze di polizia, sono state chiamate in causa al fine di intensificare al massimo i controlli elevando quindi sanzioni amministrative in caso di violazione. Sulla vicenda è intervenuto duramente Domenico Pianese, Segretario Generale del sindacato indipendente di Polizia Coisp, il quale tra l’altro ha posto l’accento sulle delicate scelte da fare dichiarando: “Abbiamo una carenza di organico di oltre 10mila unità e queste nuove mansioni ci costringono a fare delle scelte su dove e come impiegare il personale, tralasciando alcune attività investigative e di controllo del territorio”.
Dello stesso tenore sono le dichiarazioni del leader provinciale partenopeo del Coisp – Giuseppe Raimondi: “ Definire disastrosa la situazione organica della Polizia di Stato in generale e della Questura e tutti gli uffici partenopei è riduttivo. A Napoli mancano circa 1000 poliziotti, con gli attuali numeri il sistema sicurezza partenopeo, a lungo andare, sarà destinato ad implodere su se stesso, se a questo aggiungiamo le scarse risorse economiche confrontandolo agli enormi capitali di cui le organizzazioni criminali dispongono a Napoli, allora diviene lapalissiano come il confronto sia improponibile. I poliziotti partenopei sono diventati insufficienti per coprire tutti i servizi richiesti senza considerare che l’età media è molto alta. Abbiamo uffici, in particolar modo i Commissariati cittadini e periferici, ma anche la Polizia Stradale, la Ferroviaria che già di per sé fanno fatica a garantire l’ordinario, inteso come controllo del territorio ma anche attività amministrativa/burocratica, ed ora con l’introduzione dell’obbligo di green pass in quasi tutte le attività ci vediamo costretti a garantire e ad intensificare i controlli dedicati alla certificazione verde, il tutto a discapito di altrettanto importanti compiti di polizia. La coperta è davvero troppo corta quindi occorrono delle scelte drastiche, con la consapevolezza però che dedicando la maggior parte del personale al controllo del territorio si avrà la paralisi delle attività burocratiche. Le conseguenze di tutto ciò – continua Raimondi – ricadranno necessariamente sull’utenza; un cittadino che richiede un passaporto, un permesso di soggiorno o qualsiasi altra licenza si vedrà costretto a tempi di attesa biblici per la materiale mancanza di personale addetto ! Auspichiamo – conclude il leader partenopeo del Coisp – che il Governo si renda conto che non si può dare la caccia al non possessore del green pass, non essendo il vaccino obbligatorio per tutti, trascurando letteralmente tutto ciò che fino a ieri ha significato salvaguardia del cittadino, ossia assicurare alle patrie galere chi delinque e che certamente non si macchia allo stesso modo di chi semplicemente non si è munito, attraverso il vaccino, della certificazione verde.”