Lunedì 13 ottobre alle ore 18 si terrà la presentazione del volume Colpo di scena (grauseditore) alla libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri. Interviene Giulio Baffi. Introduce Ciro Cacciola
Un viaggio, anche fotografico, dentro i mondi che ha vissuto, sperimentato, esplorato. La vita di Giuliana Gargiulo, attrice, giornalista, è segnata da una moltitudine di incontri fatali. Fatati. Lo scrive nel suo libro, pubblicato da Graus editore, Colpo di scena– Incontri di una vita.
Quelli con divi come Rossano Brazzi, Valentina Cortese: nascosta dietro le quinte del teatro Tasso, di Sorrento, coccolata da Brazzi, dalla moglie, dalla compagnia, la piccola Giuliana scopre la “verità/finzione” del teatro. E nasce quello suo, privato, di casa. Lo chiamerà “Il teatrino dell’Allegria”, aveva nove anni. E Brazzi che le aveva chiesto cosa vuoi, forse stupito da tanta rapidità in quella risposta “Voglio tutto quello che serve per fare il teatro”, le invia a casa, una scatola delle meraviglie, con dentro tutti i trucchi di una vera attrice. Compresa una parrucca.
Qualche anno dopo, l’incontro con Vittorio De Sica, Sophia Loren, giunti a Sorrento dove Giuliana viveva. Poi Eduardo. Conosciuto prima a Sorrento, e poi sul palco, grazie al concorso indetto dall’attore “Eduardo cerca un’attrice”. Il primo contratto. Poi sul finire degli anni cinquanta fino agli anni settanta Giuliana incontra Renzo Arbore, Marisa Laurito, Luciano De Crescenzo. Con i quali, e con molti altri, si stabilirà un rapporto mai reciso.
Tra questi Carla Fracci, forse l’etoile più nota al mondo. Federico Fellini, il maestro, che le diceva “Chiamami Federico” e lei lo guardava incredula. Dopo decine di ruoli arriva la consacrazione con la protagonista di “Uno coi capelli bianchi” di Eduardo De Filippo. I critici fanno a gara per lodarla. Giuliana si sposa. Arrivano i figli.
Ma la vita di Giuliana continua ad essere inanellata di incontri. Franco Zeffirelli, Alberto Moravia, Enzo Maiorca, Roberto De Simone, Lina Wertmuller, Lucio Amelio, Piero Tosi, Marcello Mastroianni, Riccardo Muti, Lucio Dalla. Arrivano gli anni del giornalismo, con la rubrica “Loro di Napoli”, che prende il via nel 1987. Ma c’è anche l’incontro con Rudolf Nureyev e poi Indro Montanelli. E poi, e poi, e poi. Questi incontri di cui oggi può parlare in un libro, raccontandone ogni volta l’esperienza, non sono mai stati casuali.
Cercati, voluti, coccolati. Non casuali, nessuno di essi.
Il destino. Lo possiamo anche chiamare così.