Commemorazione delle vittime della strage del Rapido 904.

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Cerimonia di commemorazione, oggi alla stazione di San Benedetto Val di Sambro, sull’Appennino bolognese, della strage provocata alle 19.08 del 23 dicembre 1984 da un ordigno sistemato nella nona carrozza del Rapido 904, mentre il treno percorreva i 18 km della galleria Direttissima tra le stazioni di Vernio e San Benedetto. Luoghi non distanti da quelli della tragedia dell’Italicus di 10 anni prima.

L’attentato provocò 16 morti e 267 feriti: il treno era partito alle 12.55 dal binario 11 di Napoli Centrale diretto a Milano, carico di persone in viaggio per le feste natalizie.

La bomba fu fatta esplodere con un innesco radiocomandato.

“A distanza di 32 anni – commenta Igor Taruffi, che ha rappresentato l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – la giustizia italiana è riuscita a stabilire la matrice terroristico-mafiosa della strage e a condannare gli esecutori materiali. Ma ancora una volta, come in tutte le altre stragi che hanno insanguinato l’Italia, mandanti e finalità rimangono sconosciuti”.(ANSA).

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