Nel quadro dell’intensificazione delle attività di prevenzione generale e di controllo economico del territorio, con particolare attenzione alla recrudescenza del contrabbando di t.l.e., il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha disposto una capillare intensificazione dei servizi di contrasto attuati sull’intero territorio provinciale. In tale contesto, i finanzieri della dipendente Compagnia di Portici hanno arrestato in flagranza di reato 2 contrabbandieri sequestrando complessivamente kg. 560 di sigarette, 1 furgone, 1 auto, 2 cellulari ed un locale/box di circa 90 mq..
In particolare, le fiamme gialle di portici, durante un’ordinaria attività di controllo del territorio, notavano un furgone sospetto, palesemente a pieno carico, che transitava a velocità sostenuta. Dopo un breve pedinamento il mezzo veniva visto entrare all’interno di un cortile condominiale nel comune di San Giorgio a Cremano e fermarsi davanti ad un box, dove 2 persone si apprestavano a scaricare delle scatole di cartone, riportanti i marchi “Mark1” e “Regina”. L’intervento tempestivo degli operanti permetteva di rinvenire, all’interno del mezzo e nel locale, kg. 560 di t.l.e. privi dei contrassegni di stato.
Al termine del servizio, oltre a quanto sopra riportato, venivano posti sotto sequestro anche 400 kg. Di rifiuti speciali, costituiti da componenti elettronici, e si accertava, inoltre, che l’energia elettrica che serviva il predetto deposito di stoccaggio era allacciata abusivamente all’impianto di pubblica illuminazione attraverso un cavo volante. I 2 responsabili venivano arrestati e posti a disposizione dell’A.G. competente, inoltre, denunciati per le violazioni in materia di reati ambientali e furto di energia elettrica.
L’attività eseguita testimonia il costante presidio esercitato dal corpo sul territorio a salvaguardia delle leggi ed a contrasto di un fenomeno connotato da forte pericolosità sociale.
Nell’ambito della costante attività istituzionale di controllo del territorio volta alla repressione dei fenomeni illeciti, la “Sezione Mobile” del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta ha intercettato e pedinato lungo l’asse autostradale Caserta-Salerno un autoarticolato frigorifero, con targa slovacca, riportante sul rimorchio anche il marchio di una nota catena internazionale di discount.
L’autista del mezzo, accortosi evidentemente della presenza della pattuglia che lo seguiva da vicino, ha più volte rallentato la corsa nella speranza di non essere controllato, ma proprio l’eccessiva cautela nella guida e le anomale manovre messe in atto per essere superato hanno finito per insospettire i finanzieri che hanno deciso di tallonarlo fino a capire la destinazione finale.
Una volta fermatosi nei pressi dell’uscita di Castel San Giorgio (SA), è scattato il controllo. Il conducente e l’altro autista presente nell’abitacolo – due cittadini di nazionalità ucraina K.A. (cl. 1971) e M.D. (cl. 1987) – hanno esibito ai militari la documentazione attestante il trasporto di componentistica elettronica e di vasi di espansione per caldaie. Ma tale documentazione non ha convinto la pattuglia anche per l’ulteriore anomalia data dal fatto che un siffatto carico fosse trasportato con un rimorchio frigorifero ad uso alimentare. Alla fine è stato deciso di scaricare tutto il carico per accertarsi che non si trattasse solo di alcuni bancali di prodotti a copertura della merce illecita stipata nel retro del cassone.
Ed infatti, tolte le prime scatole di componenti elettronici e diversi scatoloni di ricambi per caldaie sono state rinvenute ben 479 casse da 50 stecche cadauna di sigarette di contrabbando per un peso complessivo di circa 5 tonnellate.
L’operazione di conteggio del carico illecito ha permesso poi di appurare che il tabacco, destinato al mercato campano e privo del contrassegno di Stato, riportava i marchi “Regina”, “Marble” e “Compliment”. Sigarette, queste, tutte rientranti nella categoria delle c.d. “cheap white”, in quanto tabacchi originali recanti marchi registrati nei rispettivi Paesi di produzione (Russia, Emirati Arabi Uniti, Cina e Ucraina), che non potrebbero essere