Di psicosi non si può parlare,ma le notizie sui casi di infezione in Lombardia e Veneto hanno fatto impennare il livello di allarme sui rischi del coronavirus a Napoli. Un allarme differenziato da quartiere a quartiere, però, legato all’ attività professionale ed agli spostamenti.
Basso nei quartieri popolari,più forte a Posillipo e nei quartieri residenziali. “Da ieri – dice un medico di base con studio in Via Petrarca – ho cominciato a ricevere telefonate di pazienti che chiedono come difendersi dal virus. Alcuni hanno già acquistato le mascherine protettive, ed una farmacia ne ha fatto rifornimento”.
“C’ è anche chi chiede di fare prevenzione con farmaci antivirali perche’ vede rischi di contagio più alti”. Scenario del tutto diverso nel popolare Rione Montesanto, affollato come tutti i giorni. Davanti alla Stazione della Ferrovia Cumana si discute della prestazione del Napoli a Brescia. E di coronavirus non si parla neanche tra clienti e venditori del mercato all’ aperto della Pignasecca. (ANSA)