Coronavirus, Napoli città fantasma.

Un uomo con la mascherina attraversa piazza del Plebiscito semideserta. Cosi si mostra Napoli oggi dopo l'ulteriore stretta del Governo per arginare il contagio da Coronavirus, 12 marzo 2020 ANSA / CIRO FUSCO
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Nella Napoli chiusa per coronavirus non si sentono nella notte nemmeno gli schiamazzi delle bande di ragazzini che oltraggiano solitamente i grandi spazi della Galleria Umberto per giocare a pallone.

Gli unici presenti sono solo alcuni senza casa avvolti a terra nelle coperte. In strada pochissima gente.

A pochi passi dalla Galleria, vicino a Piazza Plebiscito, a quest’ora già tradizionalmente affollata, chiusi bar e locali storici come il Gambrinus che dalle prime ore del mattino servivano decine di caffè – un vero e proprio rito per i napoletani – e che ora appaiono con le serrande chiuse.

Sbarrati anche gli ingressi di negozi di famose griffe di abbigliamento così come fast food e rivendite di souvenir hanno le saracinesche abbassate.

Anche sul lungomare, tradizionalmente popolato in periodi normali, da runner e maratoneti oggi non si vede quasi nessuno.

Ci sta qualche spostamento in auto ma si tratta di persone che, spiegano, devono raggiungere i luoghi di lavoro aperti. (ANSA)

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