Coronavirus, possibile focolaio all’Ospedale di Pozzuoli, stop ai ricoveri.

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Il reparto di Medicina dell’ospedale civile di Pozzuoli, Santa Maria delle Grazie, è stato isolato, per verifiche Covid 19 sul personale sanitario e sui pazienti. La notizia è stata ufficializzata nella notte dal sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia.

Il virus si sarebbe esteso nel reparto in seguito al ricovero di una paziente con problemi ematologici, ma con febbre persistente, la quale ai primi tamponi sarebbe risultata negativa.

La donna è stata poi trasferita all’ospedale del Mare, e qui il nuovo tampone è risultato positivo. Nel nosocomio puteolano sono risultati positivi ai tamponi cinque operatori sanitari e due pazienti. Si è in attesa dei test per almeno altre trenta persone tra sanitari e pazienti. “Quello che sta succedendo – commenta il sindaco – è è molto grave. Le persone hanno paura: mi hanno contattato i ricoverati, i loro parenti e il personale. L’Asl dovrà dare più di una risposta. Agirò a tutti i livelli istituzionali affinché sia fatta chiarezza”.

L’ASL Napoli 2 Nord “ha rafforzato i controlli sul personale sanitario, avendo appreso che una paziente transitata nel reparto di Medicina dell’ospedale di Pozzuoli, a seguito dell’effettuazione del tampone, è risultata positiva al COVID19. La Direzione dell’ospedale, oltre ad aver praticato 608 esami rapidi già nei giorni scorsi come da protocolli di sicurezza ordinari, sta sottoponendo a tampone tutti i sanitari e i pazienti entrati in contatto con la donna risultata poi positiva. Da tale indagine sono stati rilevati tre nuovi casi positivi”. Così in una nota dell’Azienda, dopo il caso della donna riconosciuta positiva al covid solo dopo la dimissione dall’ospedale di Pozzuoli.

Spiega ancora la Asl: “La donna, sospettata di essere il caso indice, era stata accettata al Pronto Soccorso del Santa Maria delle Grazie lo scorso 31 marzo per una grave forma di anemia ed una lieve dispnea, ma al momento del ricovero non presentava febbre, nè sintomi riconducibili al COVID19. Nonostante ciò, come da prassi, il caso è stato trattato nell’area dei pazienti sospetti COVID e sottoposto a TAC ai polmoni, analisi di laboratorio e test sierologico rapido. Dall’esito di tutti gli esami effettuati, i sanitari, in coerenza con le linee di indirizzo delle società scientifiche, avevano ritenuto sicuro il ricovero nella paziente nel reparto di medicina. La paziente, successivamente, a seguito della conferma della diagnosi di ingresso, è stata trasferita il 4 aprile in un reparto di un altro ospedale a maggiore specializzazione per il trattamento della patologia diagnosticata. Cinque giorni dopo la dimissione da Pozzuoli, l’Azienda ha appreso che la paziente era risultata positiva al COVID19”.
“L’ospedale di Pozzuoli ha valutato dall’inizio dell’epidemia oltre 80 casi di sospetti COVID19, diagnosticando sempre correttamente la patologia quando presente. Dall’inizio del mese di marzo il Santa Maria delle Grazie è impegnato nella gestione dei pazienti COVID19 in totale sicurezza, come evidenziato dal fatto che, fino ad oggi, non si è avuto casi di problematiche di infezione al proprio personale sanitario, cosa che invece è capitata in tantissimi ospedali italiani e campani. L’Azienda evidenzia che gli approfondimenti diagnostici al proprio personale sono stati effettuati nell’ambito delle procedure di sicurezza già previste per garantire la massima tranquillità al proprio personale e ai cittadini”, conclude la nota.

Accesso vietato a familiari dei pazienti e persone non autorizzate, stop temporaneo ai ricoveri e al trasferimento da 118 per consentire la sanificazione radicale dell’ospedale a partire dai reparti di Medicina e Chirurgia, tamponi per tutti gli operatori e i pazienti dell’ospedale, garanzia della fornitura di dispositivi di protezione individuale per tutti gli operatori sanitari.

Sono queste le prime richieste dei sindaci flegrei fatte alla direzione generale dell’Asl Napoli 2 Nord e dell’ospedale di Pozzuoli nel corso di una videoconferenza.

Richieste accolte dai vertici sanitari dell’Asl e del nosocomio che si sono attivati ad horas per mettere in pratica le misure concordate in seguito all’isolamento del reparto di Medicina, dove ad oggi sono risultati positivi al covid 23 unità del personale sanitario e due pazienti (dati in continua evoluzione), dopo i contagi innescati da una paziente ricoverata nel reparto nei giorni precedenti. (ANSA)

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