Corso di alta formazione in “Storia e filologia del manoscritto e del libro antico” della Federico II: oltre 150 candidati 10 posti più.

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Il successo dell’ultima iniziativa di alta formazione conferma il grande interesse che la Federico II riscuote da sempre in ambito umanistico, un settore che nell’Ateneo napoletano può contare su una illustre tradizione.

Allo scadere dei termini per le domande di partecipazione al Corso di alta formazione in “Storia e filologia del manoscritto e del libro antico” della Scuola intitolata ad Alberto Varvaro, maestro di studi filologici di fama internazionale, promosso dall’Università degli Studi di Napoli Federico II in accordo col Ministero dei Beni e delle Attività Culturali sono infatti arrivate ben 157 candidature, a fronte dei 20 posti disponibili, di cui 10 per soli uditori.

Il sorprendente dato testimonia l’interesse per settori di ricerca altamente specializzati e vivacemente rappresentati nella Ateneo federiciano. Ma è anche un importante segnale politico, un sintomo della sensibilità civile dei giovani studiosi che, formandosi, provano a trasformare un disastro, la drammatica spoliazione dei Girolamini, in una coraggiosa avventura della conoscenza messa al servizio della valorizzazione del patrimonio librario.

Il corso è di durata biennale e si svolgerà presso il Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II e presso il Complesso Oratoriano dei Girolamini di Napoli.

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