Sabato 9 gennaio alle 10:00 scendono in campo Movimenti ed Associazioni a difesa dei monumenti
Grande mobilitazione culturale contro l’abbandono in cui versa la città. L’appuntamento è davanti ai resti del Molo Borbonico, spazzato via dalla violenta mareggiata, nonostante i ripetuti appelli e le segnalazioni alle istituzioni a vario titolo preposte, dalle ore 10:00 di sabato 9 gennaio.
Il crollo del molo borbonico (o Chiavicone) sul lungomare di Napoli è soltanto l’ultima perdita ai danni del patrimonio della città di Partenope per un ennesimo atto di incuria o mancanza di amore per il territorio in ordine di tempo. Si potrebbe parlare della stazione ferroviaria Napoli-Portici in corso Garibaldi o del Palazzo degli Spiriti a Marechiaro, solo per fare qualche esempio.
Ma è venuto il momento – dichiarano gli organizzatori – di dire “basta” ad una mentalità tesa a denigrare la nostra storia millenaria, di alzare e fare sentire la nostra voce contro chi non ha interesse a preservare la cultura e le testimonianze dello storico passato di Napoli, mentre ristruttura un monumento dedicato a chi ha contribuito a sfasciare il Regno delle Due Sicilie.
Su queste considerazioni è nata spontaneamente dall’Associazione Culturale Regno delle Due Sicilie Isola di Ischia unitamente alla CMI (Confederazione Movimenti Identitari) l’idea di una manifestazione pubblica per richiamare l’attenzione sui monumenti lasciati morire di trascuratezza. Un’iniziativa che sta registrando in queste ore l’adesione di numerosissimi movimenti ed associazioni i quali non mancano di sottolineare che “…uniti dobbiamo fare sentire la nostra voce e denunciare i responsabili che non hanno provveduto alla messa in sicurezza ne del molo ne di altre strutture borboniche che sono in uno stato di degrado assoluto”.
Ad oggi hanno dato la loro adesione alla manifestazione:
Identità Meridionale, Movimento Sud, Parlamento delle Due Sicilie, Comitato di Portosalvo, Comitato Portuale Pescatori di Napoli, RDDS, Associazione Sud100cento, oltre – naturalmente – alle due realtà promotrici, Associazione Regno delle Due Sicilie Isola di Ischia e C.M.I. (Confederazione Movimenti Identitari).