Hanno scavato con le mani, con il pericolo di ulteriori crolli, in quelli che vengono definiti “momenti interminabili”. Domenico Caputo, vice dirigente dei Vigili del fuoco, racconta le operazioni di soccorso dell’operaio che è rimasto sotto le macerie.
“Abbiamo trovato l’operaio sepolto e altri due che erano stati sbalzati fuori – racconta – abbiamo scavato con le mani perchè c’erano situazioni pericolanti e utilizzare mezzi meccanici avrebbe comportato delle vibrazioni e quindi il rischio di altri distacchi”.
Secondo Caputo, quello che è successo “è stato il crollo di due pilastri con le rispettive volte nel chiostro del convento”. Da qui a individuare le cause, al momento, è complicato: “bisogna ricostruire il progetto di cantiere, adesso non si può dire nulla”. A chi gli chiede se gli operai erano in condizioni di sicurezza, con caschi indossati e tute specifiche, Caputo risponde: “abbiamo estratto l’operaio tirandolo attraverso gli abiti, aveva bisogno di ossigeno, di acqua”.