NAPOLI – È un cuore che non batte più da alcune settimane quello grande, rosso e pixellato installato al di sopra di Porta Capuana: è il #CUOREDINAPOLI, il progetto ideato e realizzato dal corso di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. L’installazione ha visto la collaborazione della IV Municipalità, di alcune associazioni e di privati che agiscono sul territorio ma soprattutto è stata contraddistinta dalla partecipazione e dall’entusiasmo dei numerosi studenti del suddetto corso e della popolazione napoletana.
Il progetto – Tutti sicuramente hanno notato negli anni il simbolo del #CUOREDINAPOLI per il territorio partenopeo: sulle vetrine dei negozi, al rosso di alcuni semafori, all’insegna che pulsa all’esterno di una nota pizzeria in Via dei Tribunali. Il progetto si basa sull’idea che qualsiasi espressione debba costruire un flusso relazionale generato dal coinvolgimento delle persone. L’hashtag è stato usato decine di migliaia di volte sui social e il grande cuore di Porta Capuana batteva nel buio di una zona che è in rinascita. Porta Capuana, infatti, verrà restaurata ma soprattutto tutto il quartiere ha accolto con grande piacere l’iniziativa, promossa lo scorso 13 maggio dagli studenti di NTA che da quando hanno saputo la notizia hanno messo in moto slogan come ‘fate battere il #CUOREDINAPOLI’ e non hanno nascosto la loro amarezza per la decisione.
Il commento – A rendere pubblica sui social la notizia è stato l’Assessore alla Mobilità e al Turismo della IV Municipalità Stefano Maria Capocelli, il quale ha annunciato che “da qualche settimana un dirigente del Comune di Napoli ha staccato la spina del #CUOREDINAPOLI, facendo seguito alla nota della Corte dei Conti che impone all’Ente i tagli alle spese non essenziali, parliamo di due led a basso consumo”. L’Assessore tiene a sottolineare che “non stiamo parlando di una mera scultura luminosa ma di un simbolo di rinascita e appartenenza, legato a un progetto portato avanti da giovani entusiasti e orgogliosi della loro terra e delle sue tradizioni, che è riuscito a collegare e unire persone che vivono in uno stesso quartiere e che magari prima dell’evento non si conoscevano e non interagivano tra loro”. Attraverso l’Assessore Ciro Borriello è stata presentata una richiesta per la riaccensione del grande cuore, “fosse solo – continua Capocelli – per il rispetto e la gratitudine che dobbiamo all’Accademia, che ha investito non pochi fondi in questo progetto. Ci tengo a sottolineare la sostanziale differenza che c’è tra la parte tecnica del Comune, che con i suoi dirigenti è poco sensibile a queste cose e applica alla lettera dispositivi del genere, e la parte politica, specie – conclude – quella della Municipalità che capisce quanto un simbolo del genere sia ormai sentito dai cittadini”.