Da una trifora, sul cortile dell’attualità
Luigi Auriemma Pina Della Rossa Felix Policastro
a cura di Marcello Francolini
28 marzo – 26 aprile 2019
Inaugurazione giovedì 28 marzo ore 17,30
La Galleria area24 space, inizia un nuovo cammino espositivo dal titolo Da una trifora, sul cortile dell’attualità. Un progetto che vuole concentrare l’attenzione sulle sperimentazioni artistiche contemporanee, invitando ogni volta tre artisti a mostrare un estratto della propria ricerca creativa. Per questo primo appuntamento, che inaugurerà giovedì 28 marzo 2019 alle ore 18:30, la Galleria ha invitato Luigi Auriemma, Pina Della Rossa e Felix Policastro, presentati con uno scritto del critico d’arte Marcello Francolini.
La Trifora è una finestra a tre luci; il tre è numero primo, un numero euclideo, ordinato e asimmetrico ma stabile e concreto. Questo è il senso primario del voler, di volta in volta, mostrare tre diversi linguaggi artistici, pur tuttavia generati dal medesimo tempo storico, la contemporaneità appunto.
Lo spazio espositivo sarà suddiviso in tre ambienti. Ogni ambiente è metaforicamente un cortile, nel senso di rappresentare uno spazio interno proprio dell’artista, attraverso la presenza delle sue opere (oggetti significanti) e delle sue cose (elementi o materiali o oggetti significativi).
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area24 space costruisce una Trifora in cui si esprimono tre diverse tipologie del fare arte.
In effetti a ben pensarci sono tre tecniche che però sommano più significati espressivi.
In Pina Della Rossa la fotografia s’interseca con la pittura ed entrambe vengono sublimate attraverso l’istallazione che non porta una riproduzione del reale ma pone l’opera in un immaginario effettuale che ricomprende in sé stesso la poetica dell’artista.
Non stiamo parlando della “configurazione della rappresentazione” perché siamo oltre la fotografia, e quindi stiamo parlando di una Della Rossa che si evolve dalla fotografia per accedere ad un’arte, non solo tecnica, ma pluriespressiva.
In Luigi Auriemma la poesia si inframezza all’istallazione e alla scultura riuscendo a trasportare il fruitore che non è più nel qui ed ora ma bensì specchia la sua forma nell’opera stessa.
Non stiamo parlando di virtualità perché Auriemma costruisce un’agorà dove si riprende a discutere dell’arte e dell’uomo.
In Felix Policastro il design si fa pittura, assumendo, attraverso la scultura e l’istallazione, una nuova natura che non è più né industriale né iconica, ma pura forma che ha in sé sia il bello che il brutto, sia l’utile che l’inutile, sia il significato che il suo contrario.
Policastro cerca così il modo per riaprire un confronto sui termini stessi con cui l’arte continua a muovere i nostri sentimenti e le nostre emozioni.
L’idea di Area24Space è quella di indicare i diversi linguaggi della contemporaneità quindi non posso usare i termini generalmente usati per definire i tre artisti.
Non vedo informale in Della Rossa, né poesia visiva in Auriemma o pittura segnica in Policastro, siamo già oltre questa catalogazione.
I tre artisti si sono posti anche loro nell’ottica di superare i termini “ufficiali” del loro operare, cercando nuove prospettive e posso dire che hanno realizzato pienamente il loro intento.
Possiamo dire che iniziamo a percorrere una strada totalmente nuova.
Marcello Francolini