E’ stata fissata per il 20 novembre la Camera di Consiglio della Terza sezione del Consiglio di Stato che deciderà sul ricorso presentato dall’associazione Movimento difesa del cittadino contro la decisione del Tar Campania su Luigi De Magistris.
Il Tar infatti ha temporaneamente reintegrato nella funzione di sindaco di Napoli De Magistris ‘bloccando’ la sospensione dalla carica decisa dal Prefetto in base alla legge Severino. E l’Associazione ha impugnato la decisione del Tar. (ANSA)
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC), attraverso l’avvocato Gianluigi Pellegrino, ha impugnato davanti al Consiglio di Stato l’ordinanza del Tar Campania che ha riportato a Palazzo San Giacomo Luigi De Magistris.
Nel ricorso è stata chiesta la procedura d’urgenza e dunque già oggi è fissata la discussione di fronte al presidente della terza sezione. L’associazione vuole spiegazioni sulla decisione della Prima Sezione del Tar, presieduta da Cesare Mastrocola, di bloccare gli effetti del decreto del prefetto che, in applicazione della legge Severino, sospendeva de Magistris dalla carica di sindaco dopo la condanna in primo grado per abuso d’ufficio non patrimoniale nel processo Why Not. Paradossale la decisione se si considera che l’ordinamento dovrebbe garantire la credibilità delle istituzioni, minata invece dal fatto che queste siano rappresentate da un sindaco candannato.
Nel ricorso MDC sottolinea che il prefetto era obbligato a sospendere de Magistris in base alla legge vigente, altrimenti avrebbe commesso un abuso d’ufficio. Non sarebbe perciò ipotizzabile la sospensiva di un provvedimento al quale il prefetto era tenuto dalla legge, a prescindere dal fatto che quest’ultima sia reputata incostituzionale, cosa per MDC non vera date precedenti sentenze della Consulta e del Consiglio di Stato.
L’ultima parola spetta ora al Consiglio di Stato.