Si è tenuta sabato, nella splendida cornice della “Sala San Tommaso” del Convento di San Domenico Maggiore in Napoli, la presentazione del libro “Della più antica Palestra di Napoli” di Gaetano Rubino. L’autore, scomparso il 22 novembre scorso, rappresentato in sala dal figlio Alfredo, narra e riassume 150 anni di sport della gloriosa Società Polisportiva Virtus Partenopea, assurta a vero e proprio monumento sportivo vivente della città di Napoli. L’Associazione, infatti, nacque nel 1866 nel chiostro San Tommaso del complesso monastico domenicano dove risiede tutt’oggi, per anzianità è la seconda società di ginnastica d’Italia, affiliata alla FGI, alla FIPE ed iscritta al registro Coni.
Il testo di Rubino è un prezioso documento che va ben oltre le gesta sportive dei frequentatori della “Palestra”, esso infatti offre uno spaccato di storia, cultura, impegno sociale e sport della nostra città, in cui l’associazionismo sportivo promosso da Alessandro La Pegna ha avuto, e continua ad avere oggi, un ruolo fondamentale soprattutto nella formazione dei giovani.
Palestra, quindi, come luogo di aggregazione sociale e sportiva, fucina di crescita umana e civile, laboratorio di progetti di studio e ricerca sui corretti stili di vita.
Al tavolo, insieme al Presidente del sodalizio Vito Eugenio Leonardi, il Priore del Convento domenicano Francesco Maria Ricci, il Vicepresidente nazionale della Federginnastica Rosario Pitton, l’Assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello ed il Delegato Coni Napoli Sergio Roncelli. In sala, oltre all’intero Consiglio Direttivo virtussino, tanti dirigenti sportivi, fra i quali il Consigliere nazionale Fipe Enzo Petrocco con il Presidente regionale Davide Pontoriere affiancato al collega della Ginnastica Aldo Castaldo, Giuseppe Ranieri, Nicola De Vito, Alfredo Pagano, Giovanni del Forno e tanti altri.
Ad inquadrare la Virtus partenopea nel contesto architettonico, storico e sociale sono intervenuti Ida Maietta, della Soprintendenza ABPA Napoli, Gabriella Gribaudi e Anna Maria Zaccaria, entrambe dell’Università Federico II di Napoli e Floriana Baldanza, esperta nei processi della Formazione.