Dialoghi Filosofici: San Tommaso d’Aquino, Giordano Bruno e Campanella mercoledì 30 a San Domenico Maggiore.

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Tommaso d’Aquino, Tommaso Campanella e Giordano Bruno saranno i protagonisti, presso la Sala del Capitolo del convento di San Domenico Maggiore di Napoli, dei “Dialoghi Filosofici”.

L’evento, promosso e organizzato dall’Associazione Festival della Filosofia in Magna Grecia, si inserisce nel calendario della manifestazione “Napoli Città della Conversazione”: un’iniziativa del Comune di Napoli per incentivare tutti i cittadini a spegnere i dispositivi digitali e a trascorrere del tempo conversando insieme alle altre persone, senza telefoni, tablet o altri strumenti tecnologici.

A San Domenico i tre filosofi domenicani Tommaso d’Aquino, Tommaso Campanella e Giordano Bruno, interpretati dagli attori Riccardo Marotta, Danilo Piscopo e Noemi Perfetto si confronteranno su Democrazia, politica, buone forme di governo, utopia. Sono i temi trattati nei testi, selezionati dalla professoressa Annalisa Di Nuzzo, che introdurrà i vari momenti del Dialogo presentando la vita, l’opera e il pensiero dei filosofi in scena, evidenziando il loro profondo legame con la città di Napoli, da loro vissuta in modi differenti, molto amata ma anche, per certi aspetti, “subita”.

Dal momento filosofico-teatrale si passerà alla riflessione e il dialogo tra i partecipanti, guidato dalla presidente dell’Associazione, Giuseppina Russo, e dal professore Salvatore Ferrara.

Napoli come esempio di città che vive di contraddizioni e che proprio in questo trova una sua dimensione autenticamente europea: crocevia di uomini e culture, mai uguale, sa reinventarsi ogni volta e guardare oltre sé stessa, forse incarnando proprio quel sentimento utopico che animò l’opera e il pensiero dei nostri autori.

“L’attualità di alcuni temi filosofici come la democrazia oggi e il pericolo di tradursi in quella tirannide velata che muove i fili di un populismo sterile e inconsapevole. Perché l’intellettuale, il filosofo, è  spesso nemico del potere. Nel Medioevo come oggi, la parola filosofica rappresenta uno scandalo, un pericolo per il potere consolidato. E tuttavia il compito che già nel primo dialogo che si è svolto giovedì 24 gennaio i partecipanti non si sono sottratti allo scandalo. Conversare, dialogare, riflettere, filosofare: vivere e pensare in modo critico, continuare a pensare l’utopia, quell’irrealizzabile che in fondo rappresenta il più perfetto dei modelli sociali. Andare oltre se stessi per costruire, insieme, la città ideale”, ha concluso Giuseppina Russo, presidente del Festival della Filosofia in Magna Grecia.

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