Maggiore affluenza rispetto ai giorni scorsi nelle stazioni ferroviarie di Napoli, ed Afragola, dove arriva la maggior parte dei treni provenienti dal Nord, e in minor misura nei capoluoghi delle altre province campane. La Polfer sta controllando, già da ieri, migliaia di autocertificazioni in possesso dei viaggiatori; rispetto alla scorso weekend, sono molti di più i viaggiatori muniti della documentazione obbligatoria e informati sulle prescrizioni da seguire.
Poche le sanzioni elevate finora. È la stazione di Napoli ad essere osservata speciale, ma gli agenti della Ferroviaria guidati da Olimpia Abbate stanno gestendo senza problemi l’afflusso dei tantissimi viaggiatori arrivati tra ieri e oggi. (ANSA).
Tanta gente in strada a Napoli nell’ultima domenica prima delle feste natalizie e soprattutto prima che si torni in zona rossa dal 24 dicembre, come prevedono le misure varate dal Governo, con la chiusura dei negozi. Dal quartiere Vomero, passando per via Toledo e via Chiaia, con il passare delle ore è cresciuto il numero dei napoletani, quasi tutti con mascherina, che si sono riversati in strada per gli ultimi acquisti o anche solo per godere della bella giornata di sole.
File fuori a molti negozi, nelle quali è più difficile mantenere il distanziamento, ma anche all’esterno di diversi bar. Sconcerto tra i cittadini quando dalle ore 11, i lavoratori dei bar hanno comunicato alla clientela che non si poteva più effettuare la vendita, nemmeno d’asporto, di bevande alcoliche e analcoliche, caffè compreso, in virtù dell’ordinanza emessa ieri dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Parole che hanno lasciato di stucco i cittadini. Ma in molti bar, dopo un po’ di esitazione, si è tornato a vendere almeno il caffè.
“Se possiamo vendere solo la bottiglia d’acqua che senso ha stare aperti – ha detto Enzo, proprietario di un bar – De Luca ci sta facendo impazzire con tutte queste ordinanze. Il Governo deve intervenire: perché noi in Campania dobbiamo essere così penalizzati a differenza di chi lavora in un’altra regione?”. Al momento, nonostante i grandi flussi di persone, non si registrano particolari situazioni di criticità. Ingente la presenza di forze dell’ordine, sia a piedi che con volanti, a controllare che non di verifichino assembramenti. (ANSA).
L’Unità di Crisi della Regione Campania ha disposto, con decorrenza immediata, controlli straordinari all’aeroporto di Capodichino a Napoli, “in attesa degli atti governativi relativi al divieto di ingresso in Italia di cittadini provenienti dal Regno Unito”. I passeggeri saranno sottoposti a controllo e scatterà in ogni caso la messa in quarantena “per impedire la possibile diffusione di una nuova variante del virus”.
Le misure si applicano con effetto immediato.
Controlli, autocertificazioni e documentazione sanitaria (solo per gli arrivi) regolari e fluidi. E’ questa la situazione nell’aeroporto di Capodichino a Napoli. Chi rientra dall’estero è infatti tenuto ad effettuare il tampone 48 ore prima di partire per l’Italia. Oggi sono stati 47 i voli in arrivo e 46 quelli in partenza. In linea con le prescrizioni sanitarie, lo scalo ha adottato – si sottolinea – le misure necessarie a garantire la sicurezza dei passeggeri. Installati termoscanner per il rilievo della temperatura corporea a tutti i passeggeri in arrivo e partenza. Sono stati poi previsti percorsi unidirezionali lungo i quali sono disposti dispenser con gel igienizzanti e segnaletica per il distanziamento sociale.
Installate cabine per la sanificazione ai controlli di sicurezza e infine trattamenti di sanificazione dell’aria condizionata (lampade UV-C per la disinfezione dell’aria con sistemi di filtrazione di tipo ospedaliero) e di tutte le apparecchiature in uso ai passeggeri: carrelli, vaschette porta oggetti e sedia a rotelle per viaggiatori con ridotta mobilità. ( (ANSA).