Il Consiglio dei Ministri ha deciso, su proposta del Vicepresidente del Consiglio Angelino Alfano, di accorpare le Elezioni per il rinnovo dei 73 deputati italiani al Parlamento Europeo di Strasburgo, previste il 25 maggio, con le elezioni amministrative che vedranno l’elezione di 4102 Sindaci su tutto il territorio nazionale. Gli eventuali ballottaggi si terranno invece l’8 giugno.
I cittadini chiamati al voto per le Europee sono oltre 51 milioni, di questi oltre 3,6 milioni residenti all’estero, mentre sono oltre 17.600.000 i cittadini chiamati ad eleggere il Sindaco del proprio Comune di Residenza.
I 73 deputati italiani che verranno eletti al Parlamento Europeo sono ripartiti in 5 circoscrizioni (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud ed Isola). La legge elettorale è di tipo proporzionale, con soglia di sbarramento fissata al 4%, sarà possibile esprimere anche fino ad un massimo di 3 preferenze. I 73 deputati verranno ripartiti per decreto contestualmente alla convocazione dei comizi elettorali.
Per quanto riguarda le Elezioni Amministrative, si voterà per l’elezione dei Sindaci di 26 Capoluoghi di Provincia: Firenze (carica resa vacante dalla nomia a capo del Governo di Matteo Renzi), Biella, Verbania, Vercelli, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio nell’Emilia, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro, Pescara, Teramo, Potenza, Campobasso, Bari, Foggia, Caltanissetta, Tortolì.
In Campania si eleggeranno 184 Sindaci e quindi si rinnoveranno 184 consigli Comunali, 20 in Provincia di Napoli (tra cui Torre Del Greco, Nola, Pompei, Capri), 31 in Provincia di Caserta, 28 in Provincia di Benevento, 51 in Provincia di Avellino e ben 56 in Provincia di Salerno.
Questi i 20 Comuni in Provincia di Napoli impegnati nelle elezioni amministrative: Anacapri, Capri, Carbonara di Nola, Casalnuovo di Napoli, Casamicciola Terme, Comiziano, Liveri, Marigliano, Meta, Nola, Pompei, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, Sant’Anastasia, Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Somma Vesuviana, Striano, Torre del Greco, Trecase.
Come si vota nei Comuni inferiori ai 15.000 abitanti:
Nei Comuni fino a 15.000 abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il Sindaco che i Consiglieri Comunali.
Ciascun candidato alla carica di Sindaco sarà affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di Consigliere.
Sulla scheda è già stampato il nome del candidato Sindaco, con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia.
Il voto per il Sindaco e quello per il Consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia.
Viene eletto Sindaco, il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare (ballottaggio) per questi ultimi la seconda domenica successiva. Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano. Una volta eletto il Sindaco viene anche definito il Consiglio: alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Come si vota nei Comuni superiori ai 15.000 abitanti:
Nei Comuni con più di 15.000 abitanti si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di Sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.
Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi:
1. tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato;
2. tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”;
3. tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.
Nei Comuni con più di 15.000 ab. è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).
Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio).
In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata (maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio).
Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo.
In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi.
I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.
PIETRO PIZZOLLA