Il cantautore, compositore, sassofonista Enzo Avitabile, Premio Tenco, Premio di Donatello, Premio De Andrè, Targa Faber per la guerra di Piero, ha risposto alla richiesta di aiuto di milioni di bambini in Siria. Enzo Avitabile si aggiunge agli amici di Support and Sustain Children, associazione che combatte per ridare un futuro a centinaia di bambini nei campi profughi nelle zone ai margini del conflitto, regalandoci, nel video realizzato come testimonial, il suo talento, la sua sensibilità, la sua grande umanità che lo rende un grande artista a livello internazionale. Support and Sustain in Children, in sigla SSCh, è un’associazione senza scopo di lucro (ONLUS) che interviene in contesti colpiti dalle guerre e caratterizzati da forte emarginazione e povertà, contesti delineati come campi profughi spontanei. L’intervento è sempre partendo personalmente e recandosi nei contesti per portare aiuti umanitari.
Nel corso degli anni SSCh ha operato in diversi ma simili contesti come in Iraq, Giordania, Grecia (campo di Moria) e infine nei Balcani, l’associazione ha operato in diversi campi spontanei in diverse zone, martoriate da conflitti. In queste zone grigie SSCh si occupa di fornire beni di prima necessità e cure mediche con particolare attenzione per le situazioni più vulnerabili quali minori, minori non accompagnati, minori con disabilità fisiche e intellettive. La maggior parte del lavoro di Support and sustain Children, si è concentrato e si concentra sul confine Turco-Siriano, dove da anni lavora per sostenere i rifugiati siriani che vivono in campi profughi spontanei. Il conflitto siriano dura da tredici, la guerra dimenticata ha causato la morte di 160 mila civili, più di 25 mila sono bambini. La Siria continua ad essere la più grande emergenza umanitaria, voluta da governi folli.
Support and Sustain Children cerca di strappare all’orrore i bambini.
In un campo profughi spontaneo nessun bambino o ragazzo va a scuola, il tasso di analfabetismo è quasi il 100%. I bambini ed i ragazzi sono costretti a lavorare 10 ore al giorno nei campi agricoli circostanti, vengono sfruttati per pochi soldi. “ Noi di SSCh non possiamo eliminare questa piaga – ha dichiarato il presidente Arianna Martini – ma cerchiamo di migliorare le condizioni di vita di questi fanciulli dando loro cibo e cure mediche in modo da potersi forse un giorno affrancare da questa schiavitù. Ma la vera libertà la danno la conoscenza, la scuola, l’informazione. Se nasci e vivi in un campo profughi non hai i mezzi per comprendere la tua situazione e per capire che esiste altro che fango, freddo, polvere e violenza”. Con le due Tende Arcobaleno costruite per i bambini del campo, SSCh cerca di strappare dall’analfabetismo e dall’ignoranza quanti più bambini possibile. “Vogliamo gettare semi per un futuro almeno in piccola parte diverso – ha aggiunto il presidente – insegnare loro a leggere e scrivere, a contare farà si, se non altro, che possano muoversi nel mondo con una consapevolezza diversa. Questo il nostro intento. Diversamente questi fanciulli crescerebbero senza un gesto d’amore, senza un luogo di serenità e senza comprendere quasi il bene dal male”. Non lasciamoli soli, non lasciateli soli. Sono solo dei bambini, questo è l’orrore. Si gela tra le bombe. Grazie Enzo con il cuore!!