Forte dei risultati positivi raggiunti sulle presenze nel 2017 e della menzione nella top 30 dei musei più visitati in Italia, il Parco archeologico di Ercolano amplia l’offerta con l’apertura di quattro domus.
Da oggi visitatori e turisti hanno la possibilità di ammirare la Casa del Bel Cortile, un tipo di costruzione completamente nuova rispetto alle tipiche case pompeiane: è una abitazione che si distingue dalle altre dell’antica città per la presenza di un cortile pavimentato con un mosaico bianco e crocette nere uncinate; da qui si accedeva al piano superiore grazie ad una scala e un ballatoio in muratura. A seguire la Casa dei Due Atri, la cui facciata conserva un arco cieco al di sopra del portale e, all’interno, una testa di Gorgone contro il malocchio. L’interno è caratterizzato dalla presenza di due atri.
Ancora, la Casa dell’Erma di Bronzo, così detta perché nell’atrio della casa, a impluvio centrale e pareti affrescate in terzo stile, è stata ritrovata un’erma in bronzo, raffigurante il proprietario dell’abitazione, di cui è esposta una copia. Infine la Casa dei Cervi, una delle dimore più ampie dell’antica città che si sviluppava sia al piano terra, riservato ai proprietari, che in un secondo livello, destinato alla servitù. E’ caratterizzata da un ampio porticato coperto su cui si aprono ambienti lussuosi, in parte affacciati sul mare.
Tra gli arredi marmorei del giardino sono presenti due statue di cervi assaliti da un branco di cani, che danno il nome alla casa.
”I nuovi spazi aperti al pubblico all’interno del Parco Archeologico rappresentano, senza dubbio, un ulteriore miglioramento dell’offerta proposta ai visitatori della nostra città” dice il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto. ”I numeri dimostrano che gli eccellenti risultati dell’area archeologica stanno condizionando in positivo anche le attività economiche in città: l’augurio è che il 2018 possa segnare ancora di più la sinergia tra il sito archeologico e la città moderna attraverso una costante collaborazione per progetti e iniziative avviati nell’anno da poco concluso”. L’apertura delle quattro domus è stata resa possibile grazie all’impiego di sei nuovi addetti all’assistenza al pubblico e sorveglianza, assunti in seguito all’accordo tra il Parco archeologico di Ercolano e la Ales (società in house del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) che fornirà anche due unità di supporto per gli uffici amministrativi del Parco. (ANSA).