Nel quartiere di Secondigliano, a Napoli, si è verificato un grave incidente che ha coinvolto la vita di numerose persone.
Un’improvvisa esplosione di una condotta idrica ha causato l’evacuazione forzata di 22 famiglie, per un totale di 70 persone. Questa situazione di emergenza è stata gestita con misure precauzionali immediate, come il distacco delle utenze di gas ed elettricità, per prevenire ulteriori pericoli.
L’evento ha avuto origine da un’infrastruttura sotto la gestione di Acqua Campania, un ente concessionario locale. Nonostante le difficoltà, i lavori per ripristinare la condotta sono stati avviati celermente. In risposta all’incidente, il Centro di Coordinamento Soccorsi presso la Prefettura ha attivato un tavolo permanente per monitorare e gestire la crisi in corso.
Sul posto, i Vigili del Fuoco, inclusi i nuclei specializzati, e la Protezione Civile di Napoli, insieme alla Polizia, hanno svolto un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza e l’assistenza necessaria.
La notte è stata segnata da una forte inquietudine, poiché la rottura della condotta ha provocato l’apertura di una grande voragine, aumentando il rischio per la popolazione locale.
Laddove l’acqua è stata interrotta, i problemi non si sono limitati al quartiere di Secondigliano ma si sono estesi anche ai comuni limitrofi di Arzano e Casavatore. Oltre alla sospensione del servizio idrico, il traffico è stato bloccato in diverse strade per permettere le operazioni di messa in sicurezza e di ripristino delle condizioni normali.
La presenza della Polizia ha supportato i Vigili del Fuoco nel permettere alle famiglie sfollate di recuperare beni di prima necessità dalle loro abitazioni evacuate in sicurezza. Questi disagi, sebbene significativi, sono stati affrontati con prontezza e coordinamento tra le diverse forze di intervento, mettendo al primo posto la sicurezza e il benessere dei cittadini coinvolti.
“Appena qualche giorno fa, De Luca ha annunciato che la Campania avrebbe raggiunto presto l’autonomia idrica. Delle due l’una: o il governatore porta sfiga oppure continua a raccontare balle, nascondendo lo stato pietoso della rete idrica campana, testimoniato anche da quanto è accaduto a Secondigliano. La verità è una e bene ha fatto ad evidenziarla il ministro Piantedosi: in Campania si perde ancora il 60% della risorsa idrica. Nessun controllo sullo stato delle condotte, nessun intervento e la rete continua a fare acqua da tutte le parti… come il castello di frottole che si ostina a raccontare De Luca. Basta, si faccia da parte”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.