Evasione fiscale, GdF sequestra oltre 3 milioni di euro.

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Nella mattinata odierna la Compagnia di Ottaviano, al termine di un’indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo “per equivalente” di oltre 3 milioni di euro emesso dal G.i.p. del Tribunale di Nola nei confronti di una società a responsabilità limitata operante in Palma Campania (NA) nel settore dell’ingrosso di abbigliamento e biancheria.

La complessa operazione a tutela delle entrate dello Stato costituisce l’ultima fase di un’articolata indagine di polizia giudiziaria che ha permesso di individuare e denunciare, oltre al “prestanome” intestatario della ditta, di origini pakistane, anche il reale proprietario della stessa, un sessantatreenne di Palma Campania, il quale ha omesso di presentare la dichiarazione dei redditi e I.V.A. a fronte di ricavi evasi per oltre 14 milioni di euro in tre anni.

Il reale volume d’affari è stato ricostruito grazie al meticoloso lavoro della polizia giudiziaria che, seguendo le direttive di quest’Ufficio, ha proceduto a un’analisi della contabilità, riuscendo a ricostruire, grazie a mirate indagini di natura finanziaria, i ricavi sottratti a tassazione.

I successivi accertamenti patrimoniali sul conto dell’amministratore consentivano di individuare quote societarie, conti correnti e beni immobili, sottoposti a sequestro in esecuzione del citato decreto.

La solidità dell’impianto probatorio ha consentito a questa Procura della Repubblica di richiedere e ottenere dal competente Giudice per le indagini preliminari l’emissione di un provvedimento cautelare reale, che ha portato al sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni nella disponibilità dei due responsabili per un valore complessivo di oltre 3,1 milioni di euro, tra cui due appartamenti e due terreni a Palma Campania e due appartamenti nella nota località turistica di Diamante (CS).

Il sequestro è stato reso possibile anche grazie all’applicazione della norma che, introdotta con la legge finanziaria per il 2008, estende ai reati tributari la c.d. “confisca per equivalente”, ossia la possibilità, qualora non si possa procedere alla confisca dei beni che costituiscono il diretto profitto del reato, di “aggredire” comunque i beni di cui il reo abbia la disponibilità, per un valore corrispondente al suddetto profitto.

L’operazione costituisce un ulteriore risultato dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza, impegnate quotidianamente nelle attività a contrasto delle forme più insidiose di evasione fiscale e, in generale, a tutela della sicurezza economico finanziaria dell’area nolana.

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