“C’è molta amarezza anche da parte nostra per tutta la vicenda, ci sarebbe piaciuto avere la statua di Diego all’esterno dello stadio. Tutte le parti coinvolte, sia il Comune che l’artista, erano a conoscenza degli atti della delibera. Gli uffici non hanno effettuato alcuna indagine sulle condizioni patrimoniali dello scultore. Ai legali di Sepe sono stati chiesti solo determinati approfondimenti che però non sono mai pervenuti. Non è vero che è abbiamo declinato qualsiasi tipo di confronto diretto. Lo scultore ci ha sempre fatto scrivere dai suoi legali e quindi a quel punto il confronto avviene sempre tra gli avvocati”.
Lo ha detto, Emanuela Ferrante, assessore allo sport ed alle pari opportunità del Comune di Napoli, ai microfoni di Mariù Adamo in un’intervista a MattinaLive, il morning show in onda su Canale 8.
“Purtroppo – ha proseguito l’assessore – attraverso approfondimenti svolti dagli uffici comunali e dalla nostra avvocatura sugli atti, tra l’altro sollecitati dai legali di Sepe, sono emerse criticità ben precise che hanno comportato la revoca dell’accettazione relativa alla donazione della statua nel rispetto del lavoro della magistratura sul caso”.