Si terrà per la prima volta in Campania la Festa della Sibilla, una delle più importanti manifestazioni di enigmistica e giochi di parole che si svolgono in Italia, la prima per numero di partecipanti. Giunta alla 26a edizione, la Festa avrà luogo a Pompei dal 30 maggio al 2 giugno, dove si attendono circa duecento partecipanti da tutte le regioni italiane. Fino a questa edizione il raduno si era sempre svolto in Liguria o in Toscana.
In programma gare estemporanee di soluzione e di composizione, oltre a quelle appositamente bandite per il convegno; fra queste il Premio Tullia, che sarà assegnato al miglior anagramma della frase «Pompei, città sepolta da lapilli e cenere». Sede principale del raduno sarà l’hotel Amitrano.
A differenza dell’enigmistica «popolare» – cioè quella delle riviste a larga diffusione, basata soprattutto su parole crociate, crucipuzzle e rebus – l’enigmistica classica si sviluppa su una potenzialità più affascinante della nostra lingua, cioè sull’ambiguità e sui doppi significati. I giochi sono generalmente impegnativi ma spesso carichi di bellezza: si chiamano enigmi, crittografie, poetici. Esistono anche i rebus, ma con meccanismi di soluzione più avanzati di quelli tradizionali.
La Festa della Sibilla è organizzata dalla rivista di enigmistica classica «La Sibilla», una delle più longeve d’Italia, fondata a Napoli. Fra gli appassionati che hanno pubblicato sulla rivista vi sono anche i cantautori Paolo Conte e Roberto Vecchioni, ed il rapper Frankie Hi-nrg. Ma all’enigmistica classica si sono interessati in passato anche grandi scrittori come Achille Campanile ed Umberto Eco.
Il convegno comincerà giovedì pomeriggio con l’annuncio delle gare di creazione. Sabato mattina nella sala consiliare messa a disposizione dal Comune di Pompei ci saranno le premiazioni fra cui quella del Premio Nucci, che viene assegnato all’enigmista più giovane. Saranno presenti anche alcuni redattori della «Settimana Enigmistica».