Fiori e striscioni a Somma Vesuviana per Mario Cerciello Rega.

Striscioni e fiori all'esterno della casa della famiglia di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma in servizio, Somma Vesuviana (Napoli), 27 luglio 2019. ANSA/CESARE ABBATE
- pubblicità -

E’ un pellegrinaggio silenzioso quello che continua anche oggi verso la villetta su due piani di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere dei carabinieri ucciso a coltellate a Roma nel corso di un controllo, che si erge nella zona Masseria del comune di Somma Vesuviana (Napoli) di cui era originario il militare. Nonostante in casa non ci sia nessuno – i parenti di Cerciello appresa la notizia sono subito accorsi a Roma – la comunità del comune alle falde del Vesuvio non fa mancare il proprio affetto al concittadino con fiori e messaggi di cordoglio lasciati dinanzi all’edificio circondato dall’orto e dagli alberi di noci, tra le passioni, assieme al volontariato, cui Cerciello dedicava parte del suo tempo libero. Stamattina all’esterno della villetta sono stati affissi due striscioni. Spray nero su drappo bianco, uno reca la scritta ‘Ciao Mario’. L’altro dice: ‘Non sarà la tua assenza ma il vuoto che hai lasciato nei nostri cuori’.

“Voleva diventare padre, invece non ha avuto il tempo di fare niente. I responsabili meritano l’ergastolo”. Lo dice, in una intervista al quotidiano Il Mattino, Rosa Maria Esilio, 33 anni, da un mese e mezzo moglie del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma. “La vita è ingiusta. Cosa mi aspetta? Non lo so, vorrei solo che tornasse a casa. Conoscevo i pericoli che correva, gli dicevo ‘ti prego, devi tornare sempre a casa’. E lui me lo aveva promesso”. Il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, dice all’ANSA, a proposito dei due americani fermati per l’omicidio del militare originario della sua cittadina: “Spero marciscano in galera per sempre e chiedo alle autorità giudiziarie di essere quanto più intransigenti possibile con questi individui che hanno ucciso un giovane d’oro”.

“Sperando che l’assassino del nostro povero Carabiniere non esca più di galera, ricordo ai buonisti che negli Stati Uniti chi uccide rischia la pena di morte. Non dico di arrivare a tanto, ma al carcere a vita (lavorando ovviamente) questo sì!”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini su facebook. (ANSA)

Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin