Martedì 9 luglio alle 18 a Palazzo Ricca (Via dei Tribunali, 213), Paolo Zannoni vicepresidente vicario del gruppo Prada, presenta il libro Moneta e Promesse: Sette storie di banchieri che hanno plasmato il mondo moderno. Partecipano il Presidente della Fondazione Banco Napoli Orazio Abbamonte, il direttore del Museo dell’archivio storico Marcello D’Aponte, modera il direttore de Il Mattino Roberto Napoletano. Basandosi su fonti conservate nell’archivio storico del museo della Fondazione Banco Napoli, ma anche di Venezia, Philadelphia, Medina del Campo, Pisa e nei caveaux della Banca d’Inghilterra, molti mai consultate prima d’ora, Zannoni racconta 600 anni di storia moderna, esplorando il complesso rapporto che lega banche e istituzioni.
Il testo è il frutto di un’attenta ricerca e di un continuo contatto con le fonti. Un intero capito è dedicato alla Napoli del viceregno spagnolo e ai suoi banchi pubblici. Di Napoli scrive della fede di credito, del superamento delle proibizioni ecclesiastiche e del legame con il sistema imperiale spagnolo svelati attraverso una serie di esempi vivi e concreti, fatti emergere grazie a una ricerca di ben due anni eseguita in prima persona presso il grande Archivio Storico del Banco di Napoli.
E del suo tempo a Napoli, speso tra le scaffalature e i registri contabili dell’archivio custodito dalla Fondazione Banco di Napoli, l’autore scrive: «Tutti conoscono il detto “Vedi Napoli e poi muori”. Per molti questo significa vedere la baia di Napoli, una vista grandiosa che ha ispirato generazioni di artisti, ma per pochi fortunati, come me, ha significato frequentare gli archivi della Fondazione Banco di Napoli. Cinquecento anni di storia: tutti riuniti in un unico luogo. Difficile da descrivere. Sono un banchiere, non un artista, ma fidatevi: è una vista incredibile».
Fisica, metallica, di carta e oggi digitale. Nel corso dei secoli la moneta ha assunto e continua ad assumere nuove forme per adempiere alla funzione di regolazione degli scambi. La moneta moderna, infatti, è il frutto della complessa e intima relazione tra Stati e banche fatta di scambi di promesse. Interazioni che, in epoche e culture diverse, hanno creato moneta per stati di ogni tipo: democrazie federali, democrazie parlamentari, repubbliche marinare, imperi e regimi rivoluzionari. Paolo Zannoni fino all’aprile del 2023 ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Prada, è stato vice presidente di Fiat S.p.A. e docente presso l’Università di Yale. Si tratta, dunque, di uno dei banchieri e degli esperti di finanza più influenti e preparati del panorama internazionale.