Dopo sei giorni di ricerche incessanti, i soccorritori fluviali dei vigili del fuoco sono finalmente riusciti a trovare il corpo senza vita della donna che risultava dispersa a San Felice a Cancello, una località situata nella provincia di Caserta.
L’intera comunità è stata scossa dalla tragica notizia che ha lasciato un senso di tristezza e impotenza tra gli abitanti del luogo.
Il ritrovamento del cadavere è avvenuto mentre i soccorritori perlustravano uno dei vasconi di contenimento situati in una vecchia cava. Quest’operazione si è svolta a bordo di un gommone, un mezzo indispensabile per muoversi nelle acque stagnanti e pericolose che si accumulano in quei bacini.
La cava, ormai in disuso, è diventata un luogo critico per le operazioni di recupero data la sua vasta estensione e la complessità del terreno circostante. Le ricerche non si fermano qui. Continua infatti la speranza, seppur affievolita dal tempo che passa, di ritrovare anche il figlio della donna, che al momento risulta ancora disperso. Gli sforzi dei soccorsi sono concentrati nel setacciare ogni possibile area dove potrebbe trovarsi.
I due, madre e figlio, sono stati vittime di una violenta ondata di fango e detriti che li ha travolti lo scorso 29 agosto mentre erano a bordo della loro Apecar. Questo piccolo veicolo, tipico delle zone rurali e adatto a trasporti di breve distanza, è stato ritrovato pochi giorni dopo l’incidente, quasi completamente sommerso dal fango, a testimonianza della forza devastante della calamità naturale che li ha colpiti. Il fiume di fango che ha travolto i due è espressione di come fenomeni meteorologici estremi, spesso causati dai cambiamenti climatici, possano avere conseguenze drammatiche e inaspettate. Le autorità locali e i volontari stanno facendo tutto il possibile per dare risposte alla comunità, ma il compito è arduo e richiede tempo.
La situazione è monitorata costantemente, e ogni sforzo viene fatto per non lasciare nulla di intentato nel tentativo di rintracciare il giovane ancora disperso.